La Nuova Sardegna

l’assassinio dello studente l’8 maggio

Freddato a Orune mentre aspettava il bus

Freddato a Orune mentre aspettava il bus

SASSARI. Nove mesi di attesa, nove mesi di rabbia e dolore. Alle 7.30 dell’8 maggio, Gianluca Monni, 19 anni, di Orune, era stato ucciso a fucilate mentre stava aspettando sul marciapiede di corso...

09 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Nove mesi di attesa, nove mesi di rabbia e dolore. Alle 7.30 dell’8 maggio, Gianluca Monni, 19 anni, di Orune, era stato ucciso a fucilate mentre stava aspettando sul marciapiede di corso Repubblica il pullman per andare a scuola a Nuoro. Era seduto sul gradino di un’abitazione e stava ripassando le ultime pagine di un libro perché sapeva di dover essere interrogato. Era così assorto nella lettura che non aveva notato quell’auto, passata una prima volta lentamente per scrutare la situazione e si era reso conto soltanto all’ultimo istante che era ritornata indietro e si era fermata proprio di fronte a lui. Gianluca aveva alzato lo sguardo, aveva visto il fucile e aveva cercato disperatamente di scappare. Le fucilate erano partite in rapida successione. Tre. Una a pallini, una a pallettoni e una a palla.

Dopo gli spari, l’auto era partita a tutta velocità verso la periferia del paese e gli assassini erano riusciti a far perdere le tracce lungo le stradine impervie della Barbagia, fino al Goceano. Un omicidio che ha distrutto la famiglia di Gianluca Monni, che da allora non ha più avuto pace nell’attesa che sia fatta giustizia, e la vita della sua giovanissima fidanzata Eleonora. Quella mattina, la ragazza era salita sul pullman pochi minuti prima che il suo ragazzo venisse assassinato: l’avrebbe dovuto incontrare proprio alla fermata successiva e invece dal vetro dell’autobus aveva visto il lenzuolo bianco macchiato di sangue sopra un corpo disteso sull’asfalto. Eleonora aveva riconosciuto le scarpe di Gianluca, aveva urlato e pianto.

Nove mesi dopo nel fascicolo delle indagini condotte dai carabinieri di Nuoro si è aggiunto un altro importante tassello: l’iscrizione nel registro degli indagati del minorenne di Nule per l’omicidio anche di Stefano Masala, 29 anni, lo studente di Nule scomparso nel nulla all’indomani del delitto di Gianluca Monni e che si era, allontanato da casa la sera del 7 maggio. Poche ore dopo l’omicidio dello studente di Orune era apparso chiaro che tra i due fatti ci fosse un collegamento, divenuto evidente quando si è scoperto che l’auto sulla quale si era allontanato Stefano era quella sulla quale viaggiavano i killer di Gianluca.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative