La Nuova Sardegna

Calderoli accusa il governo: svende il mare della Sardegna

Calderoli accusa il governo: svende il mare della Sardegna

Dopo Mauro Pili anche l’ex ministro della Lega accusa l’esecutivo guidato da Renzi di avere ceduto alla Francia il mare del Nord Sardegna

14 febbraio 2016
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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.12953926:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2016/02/13/news/pili-ceduto-ai-francesi-il-mare-del-nord-sardegna-1.12953926]]SASSARI. Dopo Mauro Pili è il turno di Roberto Calderoli. Anche l’ex ministro della Lega accusa il governo di aver ceduto alla Francia il mare del Nord Sardegna. «La notizia è vera. Anche se pare inverosimile – sostiene il vice presidente del Senato –: i nostri confini sono cambiati, abbiamo perso decine di miglia di acque territoriali al largo delle coste della Liguria e della Sardegna. E forse anche in altre coste di cui ancora non sappiamo nulla. È stata l'Italia a cedere, anzi a vendere, una parte del proprio territorio ai francesi, con un accordo siglato nel 2015 tra il ministro degli Esteri transalpino, Fabius, e il nostro ministro Gentiloni, il quale ovviamente non ha fatto sapere nulla a riguardo». La denuncia di Calderoli arriva dopo quella del leader di Unidos Mauro Pili, che ha presentato una interrogazione alla Camera.

«Le Regioni interessate lo hanno scoperto nel mondo più incredibile – dice ancora il leghista –: le autorità francesi hanno fermato prima un peschereccio ligure e poi uno sardo, intimandogli di lasciare le rispettive zone di pesca perché i confini erano cambiati e quelle acque, in entrambi i casi ricchissime di fauna ittica e dunque fondamentali per i nostri pescatori, erano diventate francesi e pertanto non più accessibili ai pescherecci italiani».

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