La Nuova Sardegna

Sulcis, la protesta sotto la Regione

di Tamara Peddis
Sulcis, la protesta sotto la Regione

La rivolta del territorio: centinaia in corteo. Oggi l’incontro di una delegazione con il governatore Francesco Pigliaru

17 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Centinaia di bandiere dei quattro mori al vento in un lungo corteo di uomini e mezzi hanno sfilato ieri mattina per le vie di Cagliari fino a giungere in viale Trento, davanti al palazzo della Regione. La marcia sul capoluogo organizzata dal comitato per la mobilitazione popolare del Sulcis Iglesiente che vede in testa la Cisl territoriale, Fismic, Cisal, le partite iva, commercianti e artigiani, dal movimento Zona Franca Sardegna, i figli della crisi, ha lanciato un grido di rabbia unanime: «Lavoro!».

Marcia su Cagliari e sciopero generale con serrande abbassate in alcuni Comuni del Sulcis Iglesiente, in particolare a Carbonia. A Iglesias, i negozianti hanno deciso di non chiudere le attività. Tra i manifestanti della mobilitazione generale c’erano sindacati, sindaci, studenti, disoccupati, commercianti, liberi professionisti, operai, amministratori, insieme per rivendicare il diritto al lavoro, la ripresa e lo sviluppo della provincia più disagiata di Italia.

«Liberiamo le risorse del Piano Sulcis, ha spiegato Fabio Enne segretario generale Cisl Sulcis, con la nomina di un commissario straordinario in grado di accelerare l’avvio dei progetti e la spendita dei fondi messi a disposizione per far ripartire l’economia del territorio, si tratta di 620 milioni di euro, un impegno sottoscritto anche dal Governo nel 2012 ma che fino a oggi non ha creato nessun posto di lavoro».

Accelerare i tempi, è questo che chiede il comitato per la mobilitazione popolare. Il corteo dei manifestanti è giunto in tarda mattinata nel capoluogo tra cori, fischi e centinaia di partecipanti seguiti da auto, pullman, camion e betoniere. Nel corteo anche una bara portata in spalla da alcuni giovani disoccupati a simboleggiare la morte del piano Sulcis.

La marcia è giunta in viale Trento dove ha sostato per diverse ore. Un sit in di protesta chiassoso nel quale uno dei manifestanti ha fatto anche esplodere una bomba carta. Si sono registrati dei momenti di tensione. È intervenuta la polizia e l’uomo è stato portato in Questura.

Dopo qualche ora di presidio davanti alla Regione, il comitato ha ottenuto un incontro con il governatore Francesco Pigliaru (si terrà oggi alle 17). Al tavolo, il comitato presenterà richieste precise: gestire in tempi stretti i milioni di euro del Piano Sulcis per contrastare la crisi dilagante del territorio e la programmazione di un piano occupazionale.

Il corteo è partito ieri da Sant’Antioco, Carbonia e Iglesias e – poco dopo le 10 – si è concentrato a Musei. Da qui ha proceduto poi sulla strada statale 130 dove tra le 10,30 e le 13 i manifestanti hanno creato dei rallentamenti del traffico nel tratto tra Siliqua ed Elmas causando non pochi disagi agli automobilisti di passaggio.

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative