La Nuova Sardegna

Il ciclone Golia porta freddo e pioggia

Il ciclone Golia porta freddo e pioggia

Da domani sull’isola temporali e temperature più basse. La perturbazione durerà una settimana

26 febbraio 2016
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SASSARI. Il ciclone Golia interrompe la primavera anticipata e costringe i sardi a tirare fuori dagli armadi i cappotti. Da domani temporali, nubifragi, abbondanti piogge si abbatteranno sulla Sardegna. Un’ondata di maltempo che farà abbassare le temperature, in questi giorni nettamente al di sopra della media stagionale. A provocare il cambiamento di clima sarà una bassa pressione nella vicina Spagna che attiverà intensi venti di scirocco su tutti i mari e favorirà intense precipitazioni su tutta la penisola. Dalla Liguria e dal Piemonte - dove è già scattato l’allerta meteo per il rischio idrogeologico - le piogge si estenderanno verso l’isola nel corso della serata di sabato e poi per tutta la domenica. Nel nord Sardegna le piogge arriveranno già nel pomeriggio e saranno localmente intense con temporali non esclusi. Venti molto forti fino a cento chilometri orari spazzeranno la costa orientale dell’isola con conseguenti mareggiate e una forte riduzione delle temperature. «Invitiamo a prendere le opportune cautele, onde evitare che questa ondata di maltempo possa arrecare danni a persone o cose», è l’appello di Antonio Sanò, direttore del sito www.ilmeteo.it.

Il ciclone Golia continuerà a portare piogge e temporali anche nella prima parte di lunedì, poi le precipitazioni tenderanno a diminuire gradualmente. Già lunedì pomeriggio nell’isola i meteorologi prevedono delle schiarite e un ritorno a temperature più primaverili. La nuova settimana proseguirà con un tempo più soleggiato e mite, ma non converrà rimettere i cappotti negli armadi, perché già nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 marzo è previsto un nuovo peggioramento con nuove precipitazioni e un forte calo delle temperature.

Insomma, dopo un inverno all’insegna di un meteo primaverile, nell’isola l’avvicinamento alla primavera sarà caratterizzato da un abbassamento delle temperature e dal ritorno delle piogge. Questa, l’unica buona notizia, in una stagione contrassegnata dalla siccità. In tutta l’isola, infatti, la situazione è sempre molto critica. Gli invasi della Sardegna sono quasi tutti sotto il 50 per cento della loro capacità. Le situazioni più difficili nel nord dell’isola, dove i bacini del Liscia e dell’Alto Coghinas, formato dalla diga di Monte Lerno e dall'invaso di Sos Canales, sono agli sgoccioli. Già a gennaio nei paesi del Goceano, del Monte Acuto, della Baronia e della Barbagia serviti da Sos Canales si era dovuti ricorrere alle restrizioni dell’acqua: da allora la situazione non è migliorata. E anche in Gallura i 37 milioni di metri cubi d'acqua presenti nella diga del Liscia non sono più sufficienti a garantire il servizio di distribuzione e dal 1 marzo il Consorzio di bonifica sarà costretto ad attivare un'ulteriore procedura di razionalizzazione dell'acqua verso i campi.

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