La Nuova Sardegna

Colletta internazionale: «Budelli va protetta»

di Serena Lullia
Colletta internazionale: «Budelli va protetta»

Il caso diventa politico. Uras (Sel) attacca: «Il ministro rispetti la legge» Gli studenti di Biella nel fine settimana ospiti del Parco alla Maddalena

01 marzo 2016
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LA MADDALENA. Un amore senza confini. Arriva dalla Costa Rica la prima donazione per strappare Budelli dalle mani dei privati e farla diventare isola di tutti. La campagna lanciata dai ragazzi della scuola media di Mosso – provincia di Biella – conquista il mondo. Un italiano che vive in Costa Rica, il signor Livio Nencioni, è il primo donatore ufficiale. Anche se la piattaforma di crowdfunding non è ancora ufficialmente partita, lui non ha perso tempo. E ha deciso di mandare il suo contributo: 50 euro. Entro pochi giorni la piattaforma on-line sarà attiva. A quel punto chiunque potrà versare il suo contributo per acquistare Budelli.

Roba seria. A chi ha pensato che la campagna di acquisto dell’isola fosse una divertente trovata degli alunni e degli insegnanti di Mosso, dovrà ricredersi. Gli studenti fanno sul serio. Budelli la vogliono comprare davvero per farne un paradiso di tutti.

Lavori in corso. La colletta è partita. La scuola ha creato una pagina Facebook “Non si s-Budelli l’Italia” sulla quale, entro pochi giorni, saranno pubblicate tutte le informazioni per contribuire alla campagna di acquisto. «Stiamo allestendo la campagna di crowdfunding con “Produzioni Dal Basso” – scrivono i ragazzi –. Il signor Livio ha scelto di fare una donazione in contanti e ha intestato il trasferimento di denaro a uno dei professori. Non è nostra intenzione basare la raccolta sull’invio di contanti tramite posta o money transfer perché non consentirebbe la necessaria trasparenza. Quindi preferiamo non incentivare queste iniziative. Naturalmente queste manifestazioni di fiducia ci fanno grandissimo piacere. Faremo il possibile per rendicontare tutte le donazioni in contanti». Il signor Livio non è l’unico ad aver già inviato i soldi per Budelli. Alla scuola è stata recapitata una lettera. All’interno 5 euro donati da nonna Elisa.

Il gemellaggio. La campagna dei ragazzi è piaciuta moltissimo anche al Parco. Il presidente Giuseppe Bonanno ha subito invitato la scuola a visitare La Maddalena. Gli alunni e i loro professori arriveranno nel fine settimana.

Battaglia politica. Fino a qualche giorno fa Budelli apparteneva, almeno virtualmente, al banchiere neozelandese Michael Harte. Il ricco uomo d’affari ha però rinunciato all’acquisto dell’isola dopo essersela aggiudicata all’asta per 3 milioni di euro. È probabile che ora venga indetta una nuova asta. Budelli appartiene alla società Immobiliare Gallura andata in fallimento. La sua vendita serve per pagare i creditori. Il Parco vorrebbe comprarla esercitando il diritto di prelazione. Ma per farlo deve aver il Piano del Parco approvato dalla Regione. Un imprimatur che rischia di non arrivare in tempi rapidi. Il ministero dell’Ambiente ha chiesto all’Avvocatura dello Stato un parere sulla procedura di approvazione del Pdp. Richiesta che di fatto blocca l’iter.

Uras furioso. Il senatore di Sel, Luciano Uras, non ha gradito la mossa romana. «Su Budelli il ministero dell'Ambiente eviti accuratamente di violare la legge – dice –. Troppo in questo senso è già stato fatto. Con una norma sulla legge di stabilità del 2014 era stato stabilito l’esercizio del diritto di prelazione per l'acquisto dell’isola a favore del Parco. Per questo motivo era stato stabilito il conseguente stanziamento. La volontà del popolo sovrano tramite il Parlamento è stata espressa. Il ministero ha il dovere di rispettare e attuare la legge. La tutela integrale, sul piano urbanistico e paesaggistico, è peraltro sostenuta dalle norme in materia approvate anche in sede regionale. Non si comprenderebbe in alcun modo l’operato pubblico in contrasto con tali disposizioni. Non si comprenderebbe perché il Parco non debba svolgere pienamente il proprio ruolo di valorizzazione e tutela delle bellezze naturalistiche dell'arcipelago. Anche la Regione finalmente faccia il suo dovere».

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