La Nuova Sardegna

Ottana energia, scatta la cassa integrazione

di Federico Sedda
Ottana energia, scatta la cassa integrazione

Nessuna risposta da Terna dopo la revoca dell’essenzialità. Rischio black out per le imprese dell’area

05 marzo 2016
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OTTANA. Il rischio paventato nei giorni scorsi per i lavoratori di Ottana Energia è diventato realtà. La richiesta di cassa integrazione, finora rinviata grazie alla mediazione sindacale, è ora una richiesta ufficiale messa su nero su bianco. Con tanto di firme da parte dell’azienda, dei sindacati e delle Rsu. Il verbale di accordo sindacale, che avvia la procedura di richiesta della cig al ministero del Lavoro tramite la Regione, è stato sottoscritto ieri dalle parti sociali nella sede della Confindustria nuorese. In cassa integrazione saranno collocati 82 lavoratori a partire dall’11 aprile 2016 e fino al 10 aprile 2017. Un anno di cassa integrazione straordinaria provocata dalla crisi strutturale dell’azienda in seguito al mancato rinnovo del regime di essenzialità da parte dell’Autority per l’energia su proposta di Terna. I motori di Ottana Energia sono stati spenti il 31 dicembre 2015. Da allora, i lavoratori sono andati avanti con un nuovo assetto organizzativo a stipendio pieno. Il tutto in attesa che i tavoli politici attivati alla Regione e al ministero dello Sviluppo economico dessero delle risposte sul futuro della fabbrica. Risposte che, finora, non sono arrivate. A questo si sono aggiunti i ritardi di Terna nella verifica tecnica per stabilire se la centrale di Ottana Energia sia in grado di offrire il servizio di riaccensione della rete elettrica sarda in caso di black-out. L’unica strada, questa, per riaccendere i motori e garantire la prosecuzione del lavoro agli 82 operai. Ora il tempo è finito. Così, gioco forza, è scattata la richiesta di cassa integrazione. Che sarà straordinaria e non ordinaria. La differenza non è di poco conto. La cig straordinaria, infatti, viene concessa solo in caso di crisi strutturale dell’azienda, mentre quella ordinaria ha carattere passeggero e contingente. Senza certezze energetiche le attività insediate, a partire dal depuratore del Consorzio industriale, potrebbero ritrovarsi al buio e senza la disponibilità di acqua che viene fornita dal Trac (trattamento acque) di Ottana Energia. Lo scenario aperto dalla nuova cassa integrazione aggrava anche le prospettive di Ottana Polimeri i cui lavoratori sono in cig da due anni. I progetti di ripresa presentati dal gruppo Clivati-Indorama (rimessa in marcia dello stabilimento Versalis di Sarroch, deposito del gas metano a Oristano, riciclaggio della plastica a Ottana e ripartenza della filiera chimica) rischiano di rimanere sulla carta.

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