La Nuova Sardegna

Sindacati in allarme: «Cancellano lo scalo di Alghero» Oggi lo sciopero dei dipendenti della Sogeaal

di Gian Mario Sias
Sindacati in allarme: «Cancellano lo scalo di Alghero» Oggi lo sciopero dei dipendenti della Sogeaal

I lavoratori della società che gestisce l'aeroporto aderiscono all'appello di Filt Cgil, Uil e Ugl e incroceranno le braccia dalle 14 alle 18. Tanti i temi sul tavolo: dai rapporti con Ryanair alle notizie sulla privatizzazione.  L'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana: «Iniziativa sterile e controproducente»

18 marzo 2016
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ALGHERO. «Dopo l’avvio del trasferimento del personale di Ryanair ora tocca ai dipendenti Enav, ecco la prova della volontà politica di ridimensionare l’aeroporto di Alghero». È l’allarme lanciato dalla segreteria territoriale di Uil Traporti, secondo cui, tanto per essere espliciti, «questa è l’ennesima dimostrazione che il segnale di abbandonare la nave è stato dato».

Una bordata che surriscalda il clima in vista dello sciopero dei dipendenti di Sogeaal, in programma oggi dalle 14 alle 18. Uno sciopero che l’assessore regionale ai Trasporti ha Massimo Deiana ha bollato come «sterile e controproducente, che non contribuisce a risolvere le problematiche».

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A poche ore dalla protesta, comunque, l’organismo di vertice dell’organizzazione sindacale aggiunge legna al fuoco di una polemica che lentamente ma inesorabilmente sta puntando verso Nord Est. «Quella in atto è una vera e propria eutanasia», rincara il sindacato guidato a livello provinciale da Giuseppe Ruiu. «La chiusura dello scalo non è in discussione, ma il 30 luglio 2015 l’ottava commissione permanente del Parlamento ha indicato il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario, anche tendenziale, tra i parametri minimi per il mantenimento dello status di aeroporto di interesse nazionale», spiegano quelli di Uil Trasporti.

«Servirebbero adeguati indici di solvibilità patrimoniale – aggiungono – dimostrabili con un piano industriale, corredato da un piano economico-finanziario, riferito almeno a un triennio». E invece «Sogeaal, che ha portato il low cost in Sardegna, non ha più i mezzi necessari per operare – dicono a chiare lettere – gli interlocutori naturali delle compagnie aeree sono le società di gestione, ma se a queste non vengono forniti gli strumenti economici, o vengono addirittura messe nelle condizioni di sparire, il declassamento è solo il primo dei problemi da affrontare, con buona pace del territorio e di chi accusa i sindacati di allarmismo».

Per i sindacalisti «sembra di assistere a una guerra per spartire risorse finanziarie, con prospettive ingiuste per il Nord Ovest della Sardegna – sostengono – perché certe scelte si possono ragionevolmente interpretare come un percorso di dismissione, che costringerà il Ministero dei Trasporti a certificarne il ridimensionamento, con tutte le conseguenze in termini economici e occupazionali».

Le loro affermazioni non contribuiscono certo a dipanare le nubi che si addensano sui cieli di Alghero. Oggi 18 marzo i dipendenti Sogeaal che hanno aderito allo sciopero proclamato da Filt Cgil, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo incroceranno le braccia. Ai temi sul tavolo – dai regolamenti aziendali alla Summer 2016, dai rapporti con Ryanair alle notizie sulla privatizzazione della società – si aggiunge il problema dell’aerostazione, che rischia di essere ridimensionata proprio nel momento in cui il management di Sogeaal è impegnato nel tentativo di recuperare una stagione gravemente complicata dalle scelte di Ryanar. Di cui, peraltro, si saprà di più tra un paio di settimane, in occasione del summit con il ministro Delrio, al quale parteciperanno i rappresentanti della compagnia low cost e della Regione e il sindaco Mario Bruno.

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