La Nuova Sardegna

Tiscali chiude in rosso, sì al piano industriale

Tiscali chiude in rosso, sì al piano industriale

Il consiglio di amministrazione approva il bilancio: perdite pari a 18,5 milioni La società di Renato Soru annuncia: vicino il rifinanziamento del debito

26 marzo 2016
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CAGLIARI. Nel 2015 Tiscali ha registrato una perdita netta di 18,5 milioni contro i 16,4 dell'anno precedente mentre i ricavi sono a 202 milioni rispetto ai 212 precedenti. Migliora il debito: la posizione finanziaria netta è di 173 milioni rispetto al dato di 199 milioni di fine 2014, con il gruppo che segnala di aver ricevuto due lettere di gradimento da primarie banche italiane per una possibile operazione di rifinanziamento dell'attuale debito. Ieri il cda di Tiscali ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di esercizio 2015. Il risultato operativo (Ebit) del 2015, al netto degli accantonamenti, svalutazioni e dei costi di ristrutturazione è negativo per 1,9 milioni rispetto ai 300mila euro precedenti mentre gli investimenti sono stati di 38 milioni. Gli amministratori «riconoscono che permangono, nonostante la forte riduzione dell'indebitamento finanziario, incertezze relative a eventi o circostanze che potrebbero far sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare a operare sulla base del presupposto della continuità aziendale». A febbraio l’assemblea dei soci ha nominato un nuovo consiglio di amministrazione. Il fondatore Renato Soru è stato nominato presidente esecutivo, mentre Riccardo Ruggiero ha assunto la carica di ad. Il nuovo management ha predisposto un piano industriale per gli esercizi 2016-2021 che è stato approvato ieri dal cda. L’assemblea dei soci di Tiscali e convocata a Cagliari il 28 aprile alle 11.

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