La Nuova Sardegna

Fai e Syndial partner per rilanciare le saline

Fai e Syndial partner per rilanciare le saline

Dalla primavera 2017 il complesso Conti Vecchi produrrà sale da tavola Il Fondo per l’ambiente italiano curerà il restauro con i fondi stanziati dall’Eni

31 marzo 2016
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ASSEMINI. Il Fondo per l’ambiente italiano e la Syndial si alleano per trasformare le saline Conti Vecchi in una fabbrica dalla produzione sostenibile, aperta al pubblico per dieci mesi l’anno, dove si racconta la storia di un’industria millenaria e si mostra una natura ricca e mutevole protetta dalla convenzione internazionale firmata a Ramsar nel 1971. Per il Fai è una grande novità perché la gestione del versante culturale, turistico e didattico del progetto sarà affidata proprio al Fondo per l’ambiente italiano. Per la Syndial che ci investe 60 milioni di euro - 53 dei quali già spesi in varie opere di ristrutturazione del complesso fondato nel 1931 - è l’avvio di una buona pratica nelle ristrutturazioni industriali che devono guardare alla sostenibilità economica ma anche a quella sociale che contiene in sé la qualità dell’ambiente naturale. Ieri nell’aula verde delle saline di Macchiareddu alle porte della zona industriale si è riunito un tavolo da grandi occasioni: alla presentazione del progetto c’erano Francesco Papate amministratore delegato della “Ing. Luigi Conti Vecchi spa”, Giovanni Milani, ad della Syndial (al 100 per cento Eni), Marco Magnifico vicepresidente esecutivo Fai, Maria Antonietta Mongiu presidente del Fai regionale Sardegna, il governatore regionale Francesco Pigliaru e l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. Il complesso sarà aperto al pubblico nella primavera del 2017. «Il progetto - ha sottolineato l’ad di Syndial, Giovanni Milani - si inserisce in una più importante scommessa per rendere economicamente sostenibile una produzione che prima non lo era (si produrrà sale alimentare) e dove per la prima volta si valorizza un contesto produttivo e insieme un’area di valore ambientale e museale, fatto che rende unica questa partnership tra Syndial e il Fai». Per il Fai - è stato sottolineato nella conferenza stampa «rappresenta la prima esperienza di gestione sinergica in un progetto di valorizzazione culturale di un sito produttivo».

L’intervento del Fai, finanziato dall’Eni, prevede «la riqualificazione del restauro degli immobili storici - ha spiegato il vice presidente esecutivo del Fondo ambiente italiano, Marco Magnifico - e la gestione dell’area che sarà valorizzata con la realizzazione di percorsi naturalistici per turisti e scolaresche. Sono previsti circa 15mila visitatori all’anno e saranno ricevuti dalla struttura nella quale saranno assunte 4 persone. La partnership tra Fai e Syndial avrà la durata di dieci anni. Il presidente Pigliaru: «La valorizzazione storica e ambientale delle saline Conti Vecchi costituisce un'opera di buon senso ed è un esempio delle tantissime potenzialità che vi sono in Sardegna».

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