La Nuova Sardegna

amministratori nel mirino

I parlamentari sardi lanciano l’sos

I parlamentari sardi lanciano l’sos

Capelli (Cd), Uras (Sel) e Floris (Fi) fanno appello ad Alfano e Grasso

01 aprile 2016
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SASSARI. Altre due lettere sul tavolo di Alfano e Grasso. Altri due appelli firmati da parlamentari sardi che chiedono una maggiore attenzione sulle intimidazioni e violenze nei confronti degli amministratori locali in Sardegna. Questa volta a mettere nero su bianco la richiesta di incrementare la presenza dello Stato nell’isola sono il deputato Roberto Capelli, del Centro democratico, e i senatori Luciano Uras (Sel) ed Emilio Floris (Forza Italia). I tre parlamentari, nelle lettere al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e al presidente del Senato, Piero Grasso, esprimono «sconcerto e forte preoccupazione in relazione all'ennesimo atto intimidatorio avvenuto a discapito del vicesindaco di Belvì, Maurizio Cadau. Quello dei giorni scorsi è solo l'ultimo di una serie interminabile di intimidazioni e attentati ai danni degli amministratori locali sardi da parte di ignoti, una escalation intollerabile. I dati parlano chiaro – aggiungono – un centinaio di casi all'anno dei quali il 90 per cento resta impunito. Le amministrazioni violate ogni anno sono oltre il 25 per cento dei 377 comuni sardi. A farne le spese sindaci, vicesindaci, assessori e consiglieri comunali, soprattutto di piccoli e piccolissimi comuni, che continuano a lavorare con grandi rischi e difficoltà e scontano una perifericità che non è solo territoriale, ma soprattutto economica e politica, nel tentativo di far fronte alle loro funzioni e alle istanze dei cittadini con strumenti spesso inadeguati e risorse sempre più limitate».

I parlamentari richiamano, infine, la necessità di atti coerenti e conseguenti agli «importanti gesti di condanna e solidarietà che sempre arrivano numerosi nei giorni immediatamente successivi agli attentati e che siano capaci di avviare un reale e decisivo cambiamento della situazione». Per questo motivo i parlamentari si rivolgono al Presidente del Senato manifestando «l'esigenza di una accelerazione dell'iter legislativo della proposta Lo Moro, sottoscritta da tutti i componenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali. Chiedono inoltre al ministro Alfano «un immediato e maggiore sforzo del Governo e delle articolazioni dello Stato preposte alla prevenzione e repressione della violenza contro il sistema democratico-costituzionale e le persone che lo rappresentano nel territorio, soprattutto nelle aree dello svantaggio».

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