La Nuova Sardegna

Le maxi tangenti per il lotto 3

Le maxi tangenti per il lotto 3

L’accusa: ai due politici 300mila euro. Ma anche il lotto 8 è al centro dell’indagine

06 aprile 2016
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SASSARI. Nelle carte degli inquirenti emerge come gli appalti su due lotti della Sassari-Olbia fossero stati pilotati dalla “squadra”. I due appalti valevano insieme quasi 140milioni di euro. I magistrati sostengono che Tore Pinna avesse lavorato per turbare le aste.

E le imprese hanno pagato 300mila euro per i lotti 3 e 8 alla “Squadra” per assicurarsi l'assegnazione dei lavori. Lo hanno ammesso i rappresentanti legali delle due aziende rispondendo alle domande degli investigatori in presenza dei loro avvocati. Il contenuto delle confessioni è stato peraltro riscontrato dalle perquisizioni. Trovata la documentazione che dimostra il pagamento di tangenti a favore di politici e funzionari corrotti sia direttamente sia tramite prestanome di fiducia. Le tangenti, secondo quanto hanno accertato gli inquirenti, venivano pagate mascherandole come consulenze, incarichi professionali e anche come contributi elettorali. Una metà della tangente andava al politico di riferimento, l'altra metà a disposizione della “Squadra”. L’ordinanza non lascia spazio a grandi interpretazioni. Secondo i magistrati il quadro è evidente. «Tra la documentazione sequestrata nell’abitazione di Tore Pina è stato trovato un prospetto – riporta l’ordinanza –che riguarda la ripartizione dei corrispettivi previsti per l’intero opera di progettazione del lotto 3 della Sassari Olbia. Nel prospetto è lo stesso Pinna a distinguere le somme che spetterano ai progettisti per l’opera effettivamente svolta, dalle somme destinate a pagare tangenti ai politici. Oltre a queste veno no indicate due consulenze esterne a favore di due architetti che sono collegabili ai politici regionali. L’ingengner Viviana Sotchino (sorella di Angelo Stochino) consulenza alla progettazione 150mila euro, e l’architetto Alessandra Piras (compagna di Antonello Peru) studio paesaggio 150mila euro». Anche sul lotto 8, in cui uffcialmente la Essepì di Pinna aveva un ruolo di progettazione in collaborazione con altre imprese gli inquirenti hanno trovato documenti importanti. «Nel computer portatile di Pinna – riporta l’ordinanza – e nell’ufficio della Essepì di Nuoro sono stati rinvenuti file e documenti che contengono nominativi degli orpari di diversi paesei da segnalare per le assunzioni nel lotto 8, e una lista che contiene solo due imprese la Sam (riconducibile a Stochino) e una ditta di Sorso che è indicata su segnalazione di Peru». Ma dalle carte emerge che Pinna aveva tentato anche di aggiudicarsi in qualche modo il lotto 6. «Pinna aveva partecipato alla gara e compiuto atti costituenti turbativa, senza pero arrivare all’aggiudicazione». Nelle carte anche l’intercettazione di un dialogo tra Tore Pinna e Angelo Stochino.

«Stochino: meno male che ci siamo chiusi un po’ di cose la Sassari-Olbia, quello di Tertenia, meno male

Pinna: perché guarda ce le siamo blindate, perché tra una cosa e l’altra più di 200mila euro a testa ci rimangono

Stochino: sì certo».

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