La Nuova Sardegna

Le mazzette pagate alla compagna

Le mazzette pagate alla compagna

Scambio di favori con Peru attraverso lavori affidati all’architetto Alessandra Piras

06 aprile 2016
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SASSARI. Quando parlano del consigliere regionale Antonello Peru, Salvatore Pinna e Angelo Stochino dicono ci siamo ammazzati per lui, l’abbiamo foraggiato. Il riferimento è alle tangenti che secondo l’inchiesta sarebbero state pagate all’esponente di Forza Italia: Peru, grazie al suo ruolo politico, in cambio avrebbe garantito finanziamenti e una corsia privilegiata per “la squadra” nelle gare d’appalto. Dalle carte dell’inchiesta emerge come avveniva lo scambio di cortesie: le presunte tangenti non venivano pagate direttamente al consigliere regionale ma dirottate sotto forma di lavori affidati alla compagna di Peru, l’architetto Alessandra Piras, già indagata nella prima fase di “Sindacopoli”. I lavori inesistenti consistevano in consulenze o appalti pilotati. A parte la maxi tangente da 150mila euro per i lavori nel cantiere della Sassari-Olbia (lotto 3 e lotto 8, stessa cifra girata all’ingegnere Viviana Stochino, sorella di Angelo), c’è un elenco di incarichi affidati ad Alessandra Piras frutto – come emerge dalle intercettazioni – di accordo all’interno del sodalizio. Come la progettazione degli impianti sportivi di Aritzo (compenso 36.530 euro), la palestra comunale di Arzana (57.430 euro), la strada intercomunale Gergei-Mandas (una fetta dell’importo complessivo di 150.226 euro), la sistemazione di una strada a Belvì per 14.310 euro. Ma, oltre a questi incarichi affidati alla compagnia, secondo gli inquirenti Peru avrebbe ricevuto una percentuale pari al 20 per cento su tutti i lavori che venivano svolti dal gruppo di imprese e professionisti legati al gruppo criminale. Complessivamente sono una decina gli appalti pilotati alla Piras nel giro di due anni: “Non si tratta dunque di un favore occasionale – si legge nell’ordinanza – tanto per fare lavorare la giovane professionista, ma di un continuo procacciamento di lucrosi incarichi”. Gli stessi Pinna e Stochino dicono che l’architetto lavora con gli enti pubblici solo grazie a loro: La moglie.... gli unici incarichi pubblici glieli abbiamo dati noi, lei non ne ha altri eh, parla di un sacco di amicizie sue, sindaci qua e sindaci là. ma non ha un incarico da nessuna parte lei, dice l’ingegnere desulese. Che in alcuni passaggi sottolinea anche che l’architetto non ha le competenze. Dice Stochino: A Belvì cosa ci ha? Pinna: la sistemazione di una strada. Stochino: Che cazzo ci fa lì, che non è neanche in grado di farla?. Ecco Pinna: le ho dato un precedente. Tradotto: le ho dato un precedente progetto, verosimilmente da copiare. (si. sa.)

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