La Nuova Sardegna

l’ingegnere cagliaritano

«Con la Essepi rapporti leali»

«Con la Essepi rapporti leali»

L’avvocato di Ritossa: nessuna accusa a Pinna. Revocati i domiciliari

09 aprile 2016
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CAGLIARI. Non ha “puntato il dito” contro Tore Pinna, con il quale ha sempre avuto un buon rapporto di collaborazione. Andrea Ritossa, l’ingegnere cagliaritano titolare della Martech, società di famiglia, con il desulese considerato il dominus della Squadra aveva rapporti di lavoro dal 2000. Interrogato dal gip e poi dal pm giovedì mattina in tribunale a Oristano, Ritossa ha raccontato la sua verità. Ieri il gip ha disposto la revoca della misura cautelare dei domiciliari, disponendo l’obbligo di dimora e l’interdizione dalla professione. Il suo legale, Sebastiano Tola, annuncia il possibile ricorso al tribunale del Riesame e intanto chiarisce alcuni aspetti delle dichiarazioni rese dal suo assitito. «Non ha scaricato le responsabilità su altri, in particolare su Tore Pinna – dice l’avvocato Tola –, il mio cliente ha semplicemente chiarito la sua posizione, dimostrando, documentazione alla mano, di essere estraneo ai reati che gli vengono contestati». Ritossa, la cui società è specializzata nella progettazione dei porti, nell’ordinanza del gip Pinello è chiamato in causa per quanto riguarda l’appalto di Tertenia. Secondo l’accusa quell’appalto milionario sarebbe stato pilotato grazie all’intervento dell’ex consigliere regionale di Forza Italia Angelo Stochino, al quale sarebbe stata pagata una tangente da 20mila euro facendola figurare come un compenso professionale attribuito alla sorella Viviana, ingegnere. «Il mio cliente ha mostrato le mail ricevute, che dimostrano come lo studio Stochino abbia collaborato alla realizzazione del progetto, in particolare per quanto riguarda gli interventi a terra – dice l’avvocato Tola –, per questo i 20mila euro sono il pagamento pattuito per un lavoro eseguito, non una mazzetta. Il mio cliente si è opposto alla richiesta di pagamenti non previsti inizialmente, è questa la ragione per cui dalle intercettazioni emerge un conflitto con alcune persone coinvolte nella vicenda. Ma se dietro gli appalti assegnati alla società di Pinna e Chessa c’era qualcosa di illecito, il mio assistito non ne era a conoscenza. I rapporti con loro sono sempre stati basati sulla reciproca correttezza». (si. sa.)

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