La Nuova Sardegna

«Investire all’estero, la sfida delle imprese»

«Investire all’estero, la sfida delle imprese»

Gli assessori Paci ed Erriu all’assemblea di Confcooperative: portiamo il brand fuori dall’isola

09 aprile 2016
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CAGLIARI. «Portiamo il brand Sardegna fuori dall'isola, sui mercati internazionali. Questa è la grande sfida per le imprese quindi anche per le cooperative, che sono un esempio virtuoso per la loro capacità di fare rete, fondamentale per imporsi in contesti più grandi e strutturati». L'ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, intervenendo all'assemblea regionale di Confcooperative a Cagliari con l'assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, alla presenza del presidente nazionale Maurizio Gardini. «La Regione– ha aggiunto Paci – farà tutto il possibile per accompagnare e favorire un processo di internazionalizzazione e innovazione non più rinviabile per garantire un reale salto di qualità al settore». Il vicepresidente ha ricordato le iniziative della Giunta per aiutare le imprese: dalle politiche keynesiane, ovvero l'investimento pubblico per far ripartire il privato nel momento in cui è in difficoltà, all'inserimento dell'agroalimentare nella strategia intelligente S3 all'interno della nuova programmazione dei fondi europei Fesr. E poi l'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive che in Sardegna è la più bassa d'Italia con l'azzeramento per 5 anni alle nuove imprese. «Dobbiamo attrarre investitori, dimostrare loro che scommettere sulla Sardegna è vincente. Ma per fare questo – ha sottolineato Paci – dobbiamo fare due cose: velocizzare i tempi dei bandi e sburocratizzare un sistema che rischia di far scappare gli investitori e dunque far perdere grandi occasioni alla nostra terra. Lo stiamo facendo: abbiamo approvato le nuove direttive alle imprese, con bandi a sportello e tempi rapidi». «Ci troviamo in un processo riformatore di innovazione istituzionale che riguarda il sistema delle autonomie locali e la nuova legge di governo del territorio – ha precisato l'assessore Erriu –. Da anni siamo più proiettati verso un'economia sociale di mercato. Perciò è sempre più attuale il principio espresso nell'articolo 1 della legge n. 381 del 1991: le cooperative hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità, la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini». Erriu ha poi ricordato, fra l'altro, che «il nuovo gruppo dirigente regionale della Confcooperative dovrà impegnarsi all'interno di un contesto istituzionale nuovo e occorre che la politica non venga lasciata sola: serve anche il contributo del mondo imprenditoriale».

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