La Nuova Sardegna

Tesoretto di Pinna, slitta la decisione sul sequestro

di Simonetta Selloni
Tesoretto di Pinna, slitta la decisione sul sequestro

ORISTANO. Troppi nuovi elementi aggiuntivi, arrivati con la seconda ondata dell’inchiesta su Sindacopoli. E di conseguenza, si impone la necessità di esami più approfonditi, riguarda alla posizione...

16 aprile 2016
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ORISTANO. Troppi nuovi elementi aggiuntivi, arrivati con la seconda ondata dell’inchiesta su Sindacopoli. E di conseguenza, si impone la necessità di esami più approfonditi, riguarda alla posizione patrimoniale dell’ingegnere di Desulo Salvatore Pinna, considerato la mente della presunta associazione a delinquere finalizzata al controllo degli appalti pubblici e alla spartizioni di incarichi professionali. Sul patrimonio immobiliare di Pinna, valutato in circa dieci milioni di euro, c’è una richiesta di sequestro avanzata dalla Procura della Repubblica di Oristano. Ieri il tribunale (presidente Palmas, giudici Murru e Marson) avrebbe dovuto decidere sulla richiesta, ma si è invece trovato davanti all’esigenza di un rinvio, espressa dalla Procura – attraverso il pubblico ministero Marco De Crescenzo – e dai legali di Pinna, difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno e, per quanto riguarda le società, dall’avvocato Michele Schirò. Sia la Procura che la difesa hanno a lungo argomentato l’esigenza di mettere mano all’imponente mole documentale che si è aggiunta all’inchiesta, condotta dalla Guardia di finanza e dai carabinieri di Tonara. La conseguenza è stata un rinvio, al quattro luglio, per consentire alle parti di avere maggiori elementi di valutazione e quindi di discussione. Ieri Pinna non era presente in tribunale, e neanche i suoi due legali (per loro, due sostituti processuali). C’è da dire che sotto chiave sono già finiti circa 417mila euro riconducibili al professionista, spalmati in cinque conti correnti. La decisione di sequestrare la liquidità fa parte della prima tranche dell’inchiesta, ma i nuovi elementi hanno imposto ai difensori e alla Procura i supplementari.

Intanto, martedì sarà un’altra giornata di rilievo per Pinna: sul tavolo del tribunale del riesame di Cagliari arriverà la richiesta di revoca della misura cautelare. I giudici dovranno anche esaminare la richiesta per quanto riguarda un altro imputato, il docente universitario Carlo Bernardini.

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