La Nuova Sardegna

Allarme meningite: bambino ricoverato al Cto di Iglesias

di Tamara Peddis
Allarme meningite: bambino ricoverato al Cto di Iglesias

La Asl 7: il paziente è in isolamento e risponde bene alle cure Interrogazione di Mauro Pili (Unidos) al ministro Lorenzin

20 aprile 2016
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IGLESIAS. Un bambino di dieci anni è stato ricoverato al Cto di Iglesias per un caso sospetto di meningite. Il piccolo, affetto da una sepsi meningococcica, secondo quanto informa una nota del commissario della Asl 7, Antonio Onnis, dopo tutti gli accertamenti è stato sottoposto all'isolamento negli ambienti del polo pediatrico. Al Cto non esiste un reparto di malattie infettive. Il bambino doveva essere trasferito nel reparto infettivi dell'Ospedale cagliaritano di Is Mirrionis ma pare non sia stato possibile perché già al completo.

Interrogazione. ll deputato di Unidos Mauro Pili ha presentato un'interrogazione urgente al ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, allo scopo di far luce su due aspetti. Il primo riguarda il mancato ricovero del piccolo paziente nell'ospedale di Cagliari attrezzato per gestire le malattie molto contagiose, il secondo riguarda il vaccino meningococco di tipo B che, secondo le informazioni raccolte dal parlamentare, in Sardegna non sarebbe disponibile. Secondo quanto affermato dal Pili, un bambino di 21 mesi è ricoverato nella stanza a fianco al bambino colpito da meningite.

Reazioni. Il fatto ha scatenato la preoccupazione dei genitori del bimbo più piccolo, che hanno denunciato la gravità della situazione. «Una situazione di una gravità inaudita –ha detto Pili, con rischi evidenti per una struttura con già gravissime condizioni strutturali come il Cto».

La replica della Asl . Dalla Asl 7, il commissario Antonio Onnis ha precisato che il personale del reparto e le persone entrate in contatto col bambino nella fase del ricovero sono stati sottoposti alle misure di profilassi con trattamento antibiotico a cura del medico competente aziendale. Il bambino è stato sottoposto alle cure specifiche appropriate «alle quali – sottolinea il commissario straordinario – ha risposto in maniera ottimale, e risulta in condizioni cliniche valutate soddisfacenti». I pediatri stanno trattando anche i compagni di scuola del bambino.

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