La Nuova Sardegna

SORSO. Niente più galoppate sulla fascia per l'esterno destro degli Allievi del Sorso, niente più scherzi e risate con i compagni biancocelesti dentro e fuori dal rettangolo verde dello stadio Piramide. Giorgio Cattari se n'è andato lasciando un vuoto immenso tra i familiari, amici e giocatori del Sorso Calcio. «Lo stato d'animo è terribile, noi e i ragazzi siamo ancora attoniti e spaesati», dice il presidente della società sportiva, Beniamino Manunta. In pochi mesi i biancocelesti hanno perso due compagni. Due sere fa Giorgio Cattari, a dicembre Nicola Manghina, entrambi rimasti vittima di un incidente stradale mentre erano in sella alle rispettive moto.

Mercoledì pomeriggio al campo sportivo era in programma la classica partitella. Il clima era sereno e le risate cadenzate dai tocchi al pallone. «La squadra degli allievi aveva concluso il campionato da poco e si preparava a disputare dei tornei», racconta Manunta. Il 16enne di Sorso era un ragazzo promettente: aveva una bella corsa, un bel calcio e due polmoni niente male. E fuori dal campo era ancora meglio: uno studente modello, ben voluto da tutti. «Non ha mai dato un problema – continua il presidente della squadra – Giorgio era il classico ragazzo studioso, tranquillo e sempre allegro. Un figlio che tutti i genitori vorrebbero avere». Non solo calcio: Giorgio era appassionato anche di musica. Fino a qualche tempo fa era il primo clarinetto della banca musicale "Città di Sennori". L'ensemble guidata dal presidente Giuseppe Ruiu, ha espresso vicinanza alla famiglia. Il Sorso Calcio ha sospeso tutte le attività in segno di lutto. L'unica selezione a scendere in campo nei prossimi giorni sarà la prima squadra, che gioca nel campionato di Promozione. Lo farà col lutto al braccio e con Giorgio nel cuore. (s.s.)