La Nuova Sardegna

Morte del 16enne: sotto accusa l’asfalto

di Salvatore Santoni
Morte del 16enne: sotto accusa l’asfalto

La via è piena di buche che sono diventate trappole per il motociclista I carabinieri hanno aperto una indagine. E ora scoppia la polemica

22 aprile 2016
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SORSO. Ciò che si nota poco all'imbrunire, appare chiaro il mattino seguente. Via Sardegna è una lingua d'asfalto minata di buche che da Sorso conduce dritti a Sennori. Ma quando cala la sera la strada diventa una trappola per automobili e motociclisti. E soprattutto per i meno esperti. Come Giorgio Cattari, lo studente 16enne di Sorso che mercoledì sera, in sella alla sua Aprilia 125 e con in tasca il foglio rosa, su quella strada malandata ha perso la vita. I carabinieri di Sorso lavorano per ricostruire la dinamica dell'incidente. Durante i rilievi, i militari hanno fotografato le condizioni dell'asfalto e di una serie di buche che in queste ore vengono passate al microscopio. Nel frattempo, il dolore per la scomparsa del giovane soffoca le voci e incupisce i volti dei sorsensi. Ieri, il primo cittadino di Sorso ha decretato il lutto cittadino in occasione dei funerali del ragazzo che verranno celebrati sabato nella parrocchia di San Pantaleo.

I giorni del cordoglio vengono offuscati dalle polemiche, scoppiate soprattutto sui social network, dove nelle ultime ore sono fioccati commenti al vetriolo. La rabbia agita l'opinione pubblica, che punta il dito contro lo stato disastroso delle strade cittadine. A subirne lo sfogo è l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, il cui operato è messo in discussione. «Non so quanto il discorso delle buche possa essere collegato all'accaduto. Da quello che mi risulta, nessuno ha stabilito che è stata la buca a causare l'incidente al ragazzo. Le cause potrebbero essere altre», dice il primo cittadino, che aggiunge: «Non ci sono città che hanno strade senza buche. Sassari, Porto Torres, Sennori e tutti gli altri Comuni dell'isola: tutti hanno dei problemi sul tema. Ci vogliono risorse che purtroppo non ci sono».

I dati sui sinistri denunciati a Sorso raccontano che, tra il 2014 e il 2015, le richieste di risarcimento, presentate al Comune da parte di utenti che hanno subito un danno a causa delle condizioni delle strade, sono diminuite. Quello che non fotografano sono le condizioni delle strade della città. I residenti di via Sardegna ne sanno qualcosa, gli stessi che mercoledì sera hanno soccorso Giorgio Cattari. Alcuni di loro sostengono di aver segnalato all'amministrazione la presenza delle buche, che in certi casi sono crateri. «Non so se su via Sardegna siano state fatte segnalazioni perché non vengono fatte a me ma ai settori competenti – continua il primo cittadino – che poi cercano di soddisfare le esigenze in base al budget a disposizione». In altre parole, è una questione di soldi che nei bilanci proprio non ci sono.

Ieri mattina, quasi fosse uno scherzo del destino, si è svolto un incontro, programmato da tempo, tra l'amministrazione comunale e i sindacati della Romangia Servizi, l'agonizzante società multiservizi del Comune di Sorso che fino al luglio 2015, tra le altre cose, si occupava della manutenzione delle strade. Oggi, con i lavoratori a casa, gli interventi sono affidati ai beneficiari dei sussidi per il servizio civico muniti di sacchi d'asfalto a freddo. Come fare? Una soluzione potrebbe arrivare dai cantieri del progetto regionale Bulgas, la rete del gas cittadino che affiancherà la fibra ottica. «Considerato che i lavori ripartiranno a maggio – annuncia il sindaco – e che i lavori comprendono la bitumazione del 50 per cento di tutte le strade della città, abbiamo pensato di accendere un mutuo con gli altri Comuni del Bacino (Porto Torres, Sennori, Osilo e Stintino) per riasfaltare l'altra metà della città». Nell'attesa bisognerà pregare che non accadano incidenti.

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