La Nuova Sardegna

Rose bianche sul banco della III D

di Luca Fiori
Rose bianche sul banco della III D

Sotto choc i compagni di scuola al liceo scientifico Marconi: ieri niente lezione

22 aprile 2016
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SASSARI. Un mazzo di rose bianche su un banco che da oggi resterà vuoto. Le ragazze e i ragazzi della terza D del liceo scientifico “Marconi” di Sassari ieri mattina non hanno avuto la forza di varcare il cancello della scuola di Latte Dolce per entrare in classe.

Troppo il dolore per i compagni di Giorgio Cattari, lo studente sedicenne di Sorso, morto mercoledì sera dopo aver perso il controllo della sua Aprilia 125 mentre attraversava la via del paese che si arrampica verso Sennori.

Nell’aula al secondo piano - che ieri è rimasta vuota e silenziosa - qualcuno ha deposto un mazzo di fiori per ricordare quel ragazzo sorridente che amava il calcio e la musica e che gli insegnanti dipingono come «uno studente modello».

Domani pomeriggio tutta la scuola, con in testa il dirigente scolastico Massimo Sechi, sarà a Sorso per portare a Giorgio l’ultimo saluto e alla sua famiglia la promessa che nessuno dimenticherà mai la sua allegria contagiosa e la sua voglia di vivere.

«Questo è il momento del dolore e della riflessione – commenta con fatica il capo d’istituto – abbiamo annullato alcune manifestazioni che avevamo in programma per i prossimi giorni e ora vogliamo solo portare la nostra vicinanza a una famiglia distrutta dal dolore. Ma abbiamo già in mente di organizzare un evento per ricordare Giorgio e conservare per sempre la sua positività». Era proprio così Giorgio Cattari, un vulcano di simpatia e di amore per le sue passioni.

Passioni che non gli impedivano di brillare praticamente in tutte le materie scolastiche. «Non riesco a trovare le parole per quello che è accaduto – commenta nell’atrio della scuola la sua insegnante di Lettere Vittoria Atzeni – Giorgio era proprio un bravo ragazzo, ci mancherà molto». Ieri mattina gli insegnanti della terza D hanno abbracciato i compagni di scuola di Giorgio e provato ad asciugare le loro lacrime, ma nessuno ha saputo trovare le parole per spiegare a degli adolescenti una tragedia che ha lasciato tutti senza parole. «Proprio oggi - racconta con gli occhi lucidi Andrea Pillosu, insegnante di matematica - Giorgio era atteso al Cnr per un progetto che si chiama “Alternanza scuola lavoro”. È difficile credere che non ci sia più». Sconvolto anche Sergio Tedde, docente di storia e filosofia: «Ho appreso la notizia dal giornale – commenta a bassa voce – sono vicino alla sua famiglia. Giorgio era un ragazzo curioso e con grandi capacità, siamo distrutti dal dolore». Una tragedia che ha gettato Sorso nello sconforto e ha colpito tutto il mondo del calcio isolano. Tante le società sportive che ieri hanno lasciato un pensiero sulla pagina facebook della società Sorso 1930 in cui Giorgio giocava. Ma Giorgio era amato anche a Sennori, paese di origine del padre, dove lo studente portava avanti la sua passione per la musica nella banda del paese. Due sere fa, dopo aver scherzato con i compagni di squadra alla fine dell’allenamento, Giorgio è salito sulla sua nuova Aprilia 125 mentre alcuni amici su altre moto lo precedevano.

In via Sardegna qualcosa, forse una buca, gli ha fatto perdere il controllo della moto facendolo andare a sbattere su due auto in sosta. Un impatto tremendo che ha fatto accorrere in strada decine di persone. I primi soccorritori hanno raccontato che dopo l’incidente lo studente si è alzato e ha chiesto aiuto, prima di perdere le forze. Poi, mentre i sanitari del 118 provavano a rianimarlo, il suo cuore si è fermato.

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