La Nuova Sardegna

Case in vendita a 1 euro, la Regione rilancia l’idea

di Alessandra Sallemi
Case in vendita a 1 euro, la Regione rilancia l’idea

L’assessore agli Enti locali promuove l’iniziativa già avviata a Ollolai e Nulvi «Banda larga e terre ai giovani per salvare i piccoli Comuni dall’estinzione»

05 maggio 2016
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CAGLIARI. La risposta più emozionante sta arrivando dagli emigrati che hanno capito il valore del progetto “Case a 1 euro” avviato dai comuni di Ollolai e poi di Nulvi, pionieri in Sardegna di un’operazione che potrebbe contribuire a fermare un nemico temuto: lo spopolamento. L’idea lanciata dai due comuni, quella di promuovere la cessione alla cifra simbolica di 1 euro degli immobili disabitati dei centri storici a favore di persone che si impegnino a ristrutturare l’edificio, da ieri ha un sostenitore ufficiale: la Regione. L’assessore all’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha tenuto una conferenza stampa a Cagliari con i sindaci di Nulvi, Antonello Cubaiu, e di Ollolai, Efisio Arbau, per annunciare il pieno sostegno. «C’è una convergenza di iniziative differenti sulle zone interne – ha spiegato l’assessore - la Sardegna non è solo coste o città metropolitane. Le regioni storiche della Sardegna sono un mondo a sé ricco di culture e di beni identitari, ma è una realtà che i centri storici dell’isola siano disabitati. Case a 1 euro è una bella iniziativa che nasce nei comuni, nell’aprile 2015 la Regione ha varato la legge 8 che, all’articolo 40, promuove i programmi integrati per il riordino dei centri urbani e, al comma 9, prevede specificamente la valorizzazione di immobili non utilizzati o sottoutilizzati, devoluti a prezzo simbolico dai proprietari al soggetto attuatore individuato dal programma. I comuni di Nulvi e Ollolai sono i primi in Sardegna». Su questa legge, nella finanziaria regionale sono stati stanziati venti milioni di euro. Poi ci sono le altre iniziative, che Erriu ha ricordato: la banda larga nei centri rurali, il bando per le terre pubbliche ai giovani, il bando per i Gal (Gruppo di azione locale) sul programma europeo Leader per lo sviluppo delle zone rurali, il bando che mette a disposizione edifici pubblici dismessi, «ma anche l’obbligatorietà della funzione associativa fra piccoli comuni nasce perché un’amministrazione pubblica deve funzionare a Cagliari come in un piccolo paese dell’interno».

Tornando al progetto “Case a 1 euro”, Erriu ha annunciato che «nel sito della Regione è stata inserita una sezione che censirà tutte le iniziative pubbliche e private nei comuni per contrastare lo spopolamento. C’è una foresta di best practices che sta crescendo, le censiremo anche con un forum strutturato attraverso il quale raccogliere suggerimenti e promuoveremo iniziative all’estero».

A Ollolai, partito per primo, sono stati stipulati già due accordi, le case disponibili in tutto sono sette. Il sindaco Arbau ha spiegato che, quando il Comune ha pubblicato on line l’avviso con le disponibilità degli immobili, sono piovute le proposte «e a tutt’oggi – ha dichiarato ci scrivono da tutto il mondo». A Nulvi sono state reperite cinque abitazioni: «Ci stanno chiedendo delucidazioni – spiega il sindaco Antonello Cubaiu – molte domande arrivano dall’estero. La sensibilità della Regione è importante perché i comuni, da soli, non possono frenare l’emorragia demografica. Sono fiducioso che si possa arrivare a un risultato. Siamo a 15 minuti da Castelsardo, il terzo borgo più bello d’Italia, abbiamo i bellissimi Candelieri e, poi, gli spazi e il silenzio che ci sono qui non si trovano quasi in nessun’altra regione». Dal consigliere regionale della Base, Gaetano Ledda, anche lui alla conferenza stampa, un’esortazione ai sindaci della Sardegna perché «si mettano in moto».

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