La Nuova Sardegna

bando sul benessere animale

Scontro tra la Coldiretti e la Falchi

 Scontro tra la Coldiretti e la Falchi

Gli allevatori: penalizza molti bovini. La Regione: misura concordata

10 maggio 2016
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SASSARI. Il bando sul benessere animale divide la Coldiretti e la Regione. L’associazione degli allevatori contesta una discriminazione contenuta all’interno del bando, l’assessore Elisabetta Falchi ribatte che si tratta di una misura discussa e concordata. Ad accendere la miccia era stato Battista Cualbu, presidente regionale di Coldiretti. «Nel testo del bando per il benessere animale riservato ai bovini da carne non vengono contemplati quelli con più di due anni di età, ma solo quelli con meno di sei mesi e dai sei mesi a due anni, rendendolo di fatto inutile – denuncia il numero uno della associazione –. È una omissione che taglia fuori una buona fetta del settore produttivo dei bovini da carne. Un errore che bisogna correggere per ovviare a sicuri disagi e discriminazioni. «È impossibile pensare di applicare le tabelle degli impegni e degli obblighi solo a una parte dell’allevamento – aggiunge Luca Saba, direttore Coldiretti Sardegna –. Si tratta senz’altro di una dimenticanza, a cui bisogna porre rimedio nell’immediato, proprio per evitare di creare confusioni ai diretti applicatori delle disposizioni: gli allevatori e i tecnici che li affiancheranno nell’esercizio delle buone pratiche».

Nessuna dimenticanza né errore: per la Regione si tratta dell’attuazione della scheda di misura che è stata discussa a lungo e concordata durante le sedute del Comitato di sorveglianza. Ad affermarlo è l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. «L’obiettivo, in attesa di riorganizzare la filiera della carne, era quello di supportare e sostenere la chiusura dell’ingrasso e la macellazione dei vitelli in loco – spiega la Falchi – ed è per questa ragione che le categorie ammesse a premio sono solo quelle entro i 24 mesi, età massima in cui sarebbe prevista la macellazione. Questo bando è nato attraverso la condivisione con le associazioni di categoria e quelle dei produttori per rafforzare i processi virtuosi nella direzione della chiusura della filiera nel nostro territorio».

«Questa prima misura a favore dei produttori di carne bovina – conclude l’assessore regionale – è nata da una lunga e approfondita discussione, ma anche in questa fase rimaniamo aperti al confronto, sempre però nell’ottica degli interventi che rilancino i percorsi di filiera della carne e la crescita del comparto isolano».

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