La Nuova Sardegna

Catturato il figlio dei coniugi uccisi

di Alessandra Sallemi
Catturato il figlio dei coniugi uccisi

Igor Diana ricoverato in ospedale a Iglesias in stato di fermo Rintracciato vicino a Nuxis, ha sparato alle forze dell’ordine

13 maggio 2016
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CAGLIARI. La pistola portata via dalla casa dei genitori massacrati a coltellate l’ha usata per rispondere al fuoco dei carabinieri i quali, dall’elicottero, intorno alle 20, avevano individuato il fuoristrada grigio che lui, Igor Diana, stava guidando lungo la statale 293 in direzione di Nuxis. È finita all’ospedale Cto di Iglesias la fuga del pizzaiolo di 28 anni nato a San Pietroburgo e figlio adottivo dei coniugi Giuseppe Diana e Luciana Corgiolu (67 e 62 anni) trovati morti ammazzati mercoledì mattina nella loro casa di Settimo San Pietro in via Copernico 13. Igor è in ospedale perché è rimasto ferito in modo non grave alle braccia e gli inquirenti prima di trasferirlo a Cagliari hanno preferito fare sosta a Iglesias. In un primo momento si pensava che una volta fatta la medicazione sarebbe potuto ripartire per il capoluogo, ma i medici in serata hanno deciso di ricoverarlo. È possibile che il giovane arrivi a Cagliari nelle prime ore del mattino e la destinazione sarà la questura dove verrà interrogato.

Dopo 35 ore di ricerche in cui non era formalmente indagato, Igor Diana da ieri è in stato di fermo per l’omicidio dei genitori. Dopo l’ultimo avvistamento del giovane al Poetto di Cagliari martedì scorso, le ricerche a tappeto di Igor Diana erano cominciate ieri mattina con un grande spiegamento di forze: carabinieri del comando provinciale di Cagliari, cacciatori di Sardegna, la protezione civile, gli agenti del Corpo forestale, vigili del fuoco, gli agenti della squadra Volante della questura e i colleghi della squadra mobile titolare dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Daniele Caria hanno cercato il figlio della coppia uccisa con le modalità utili per il ritrovamento delle persone scomparse.

Si temeva che il giovane, se coinvolto nel duplice omicidio, potesse essere scappato dalla casa teatro della tragedia con l’intenzione di uccidersi e la sparizione della pistola costituiva un elemento di prova rispetto a questa intenzione. Nuxis faceva parte dell’elenco di località probabili per una fuga di Igor Diana: il padre ucciso era nato a Nuxis e possedeva una piccola casetta in campagna. L’elicottero dei carabinieri ha avvistato il pick up che si stava cercando dalla mattina, le pattuglie di polizia e carabinieri a terra hanno avvicinato il mezzo e Igor Diana, alla vista delle forze dell’ordine, avrebbe sparato. È cominciato un inseguimento che si è concluso con il pick up condotto da Igor Diana schiantato contro il guard rail della 293 nei pressi di Nuxis. Igor Diana era stato visto l’ultima volta nella casa dei genitori lunedì mattina alle 7.30 dal dirimpettaio che stava uscendo per andare a comprare il latte. Igor era sul fuoristrada del padre. Gli agenti della squadra mobile guidata da Alfredo Fabbrocini hanno scoperto che altri avevano visto il giovane al Poetto martedì scorso.

Il fratello Alessio militare a Teulada, da ieri rientrato a Settimo San Pietro, è andato a dormire da una zia. Nel pomeriggio aveva ricevuto il permesso per ritirare la sua roba in casa dei genitori, la casa dell’orrore.

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