La Nuova Sardegna

Via le buche dalla 131 L’Anas investe 31 milioni

Via le buche dalla 131 L’Anas investe 31 milioni

L’assessore Paolo Maninchedda: siamo riusciti a far partire subito i lavori La maggior parte degli interventi destinati alle strade del nord dell’isola

15 maggio 2016
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SASSARI. Lo slalom ad alta velocità tra le voragini da tempo è diventata una specialità di chi affronta la 131. Il tratto da Abbasanta verso Sassari è un campionario di fossi e deviazioni. Ma potrebbero diventare presto un ricordo. La Regione dopo le promesse ci mette 31 milioni di euro. È il totale delle risorse destinate al rifacimento del manto stradale di alcune delle strade più importanti dell’isola, molte nel nord Sardegna.

Per la 131, la 130 e la 291 sono destinati 21 milioni di euro. 5 milioni sono destinati alla rete del sud Sardegna, altri 5 andranno a quella del nord Sardegna.

Ma il vero miracolo la Regione lo ha fatto convincendo l’Anas a mettere i soldi. Perché gli interventi sono tutti finanziati dalla società che gestisce le strade in tutta Italia.

Il progetto. La gara dell'accordo quadro da 21 milioni sarà aggiudicata entro giugno. Stessi tempi per gli interventi sulla rete viaria ordinaria meridionale mentre quelli sulla zona settentrionale partiranno a fine maggio. I lavori dovranno essere conclusi e consegnati entro tre anni, ma grazie alla disponibilità finanziaria l’Anas è convinta di riuscire ad anticipare i tempi.

Il dettaglio. Gli interventi sulla 131 sono divisi in modo preciso. Il tratto da Campeda a Bonorva, uno dei più disastrati, sarà rifatto con 4 milioni di euro. Per quello tra Oristano e Macomer sono stati destinati oltre 3 milioni di euro. Un milione e mezzo per il troncone tra Villanovaforru e Terralba. Gli appalti sono stati finanziati nel progetto #bastabuche, che dà la possibilità di eseguire i lavori con rapidità e a un prezzo favorevole.

La Regione. Per l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda una scommessa vinta. «Avevamo segnalato all’Anas che la condizione di alcune strade statali, in modo particolare la parte nord della 131, era diventata un’emergenza insostenibile – spiega Maninchedda –. L’Anas ha mantenuto l’impegno con la Regione e ha stanziato le risorse in tempi rapidi. La Regione ha continuato a fare pressione sull’Anas che alla fine ha fatto partire l’iter. Una cosa mai vista perché i fondi utilizzati non sono quelli regionali, ma propri di Anas. La leale collaborazione di questi mesi restituirà presto ai sardi una statale con l'asfalto rimesso a nuovo. Abbiamo dimostrato di portare avanti in modo concreto la lotta alle buche, e ai disagi. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita dei sardi che ogni giorno percorrono quella strada per lavoro. Ma abbiamo pensato anche ai turisti che d'estate usano le nostre strade. Un passo concreto della Regione per migliorare la viabilità». Se la sfida per la Sassari-Olbia rimane ancora una battaglia aperta da portare avanti e su cui vigilare, la 131 dopo anni di abbandono è di nuovo al centro delle attenzioni della politica. In particolare il tratto da Abbasanta a Sassari in questi anni si è trasformata in una strada pericolosissima, costellata di buche.

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