La Nuova Sardegna

I sindacati: condotta speculativa

I sindacati: condotta speculativa

Cgil, Cisl e Uil confermano lo sciopero del 26. Il sindaco di Sassari: grave errore

21 maggio 2016
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SASSARI. «Totale disaccordo rispetto alle decisioni di Ep Produzione che rivelano una condotta speculativa delle politiche aziendali, con una rinuncia agli investimenti che invece dovrebbero rilanciare il sito di produzione di Fiume Santo». I tre segretari di Cgil, Cisl e Uil - Francesca Nurra, Gavino Carta e Giuseppe Macioccu - hanno espresso anche stupore per le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Industria, a valle dell’incontro con le segreterie regionali: «Totale dissenso in ordine alle posizioni espresse in maniera estemporanea, unilaterale e al di fuori di una sede ufficiale con tutti i soggetti previsti, con nessuna valenza per la modifica di accordi istituzionali ancora vigenti».

Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno confermato lo sciopero generale del territorio per il 26 maggio, caricandolo anche con le motivazioni della vertenza Fiume Santo. Una posizione che sarà espressa direttamente al presidente Pigliaru nell’incontro previsto lunedì.

Durissimo il commento del coordinatore regionale della Uiltec Franco Peana: «Avevamo detto fin dal principio di non ritenere credibili i nuovi proprietari di Fiume Santo – afferma – e i fatti ci stanno dando ragione. Non solo non c’è un progetto, ma neppure una idea di sviluppo. Di quali investimenti parlano? Non hanno neppure consegnato le divise di lavoro, solo adesivi da attaccare sopra la scritta E.On. Stanno spendendo risorse per una fermata di manutenzione che era obbligatoria se non volevano incorrere in guai seri. E tra le persone che lavorano abbiamo visto pensionati che sono stati richiamati e timbrano il cartellino: questa è occupazione? Ep pensa di tirare avanti altri 4 o 5 anni, succhiare risorse e lasciare un altro cadavere nel territorio. Noi non lo consentiremo».

Il sindaco di Sassari Nicola Sanna ieri sera ha giudicato negativamente la cancellazione dell’investimento da 700 milioni di euro. «Ritengo che a fronte di un mancato investimento di tale portata, Eph debba sentirsi vincolata a realizzare nuovi progetti eco-compatibili con la nuova dimensione dei fabbisogni energetici isolani e nazionali, utili a sostenere le attività industriali che dovranno insediarsi nel nostro territorio nei prossimi anni. Facciamo appello al Governo nazionale e alla Regione, affinchè la metanizzazione dell’Isola, anche con punti di stoccaggio Gnl, sia disponibile al più presto». (g.b.)

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