La Nuova Sardegna

Pariglie, grande spettacolo tra acrobazie e coraggio

Pariglie, grande spettacolo tra acrobazie e coraggio

Applausi a scena aperta per esibizioni mozzafiato con figure ad altissimo rischio E l’assalto all’ippodromo all’ora di pranzo è un appuntamento da non perdere

23 maggio 2016
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SASSARI. Uno spettacolo nello spettacolo: i cavalli, i cavalieri con le loro esibizioni e il pubblico. Una giornata indimenticabile per la parte dedicata soltanto ai cavalli di una Cavalcata sarda baciata da un sole meraviglioso. Migliaia di persone, sicuramente molto oltre 5mila, hanno preso d’assalto l’ippodromo Pinna subito dopo la fine della sfilata nel cuore della città. E l’ippodromo ha accolto tutti con un grande abbraccio in uno scenario straordinario. La pista, un serpentone verde curatissimo ormai pronto per accogliere l’imminente stagione del galoppo, all’interno di un impianto trasformato per l’occasione in un grande giardino. È lì che si sono ritrovati i figuranti e le persone arrivate da ogni parte della Sardegna per partecipare alla Cavalcata. Lì hanno riposato dopo la lunga camminata sotto il sole, mangiato e trascorso le ore prima del ritorno in piazza d’Italia per i canti e i balli finali.

Qualcuno ne ha anche approfittato per la prima abbronzatura, ma la maggior parte della gente ha preferito organizzare sontuosi pic nic intorno ai tavolini e alle panchina della pineta. Porcetti arrosto, salsicce, formaggio, pane carasau e vino. Ma il caldo torrido ha presto convinto anche i “puristi” a rimettere nei portabagagli delle auto i bidoni e le piccole damigiane piene di vino e spostarsi verso il bar e i gazebo, dove la birra ha continuato a scorrere come un torrente impetuoso di montagna fino a poco prima delle 19, quando anche gli ultimi “resistenti” si sono decisi a trasferirsi in piazza per la kermesse finale della festa .

È stato questo il grande spettacolo al quale non si può non assistere a ora di pranzo se si vuole veramente vivere la Cavalcata sarda in ogni suo momento. Una festa nella festa. Che è stata allietata dalla voce della cantante Silvia Sanna, che inizialmente ha intonato le canzoni della tradizione sarda per accompagnare gli spuntini e poi ha fatto letteralmente impazzire tutti con allegre interpretazioni del ballu tundu e altre trascinanti esecuzioni tradizionali. Anteprima dell’altro grande vero spettacolo per il quale le oltre cinquemila persone erano confluite all’ippodromo: le pariglie. Esibizioni mozzafiato, figure spericolate in sella ai cavalli lanciati al galoppo fatte con una naturalezza mista ad ardimento che ogni volta che le si guarda fanno capire quanto forte sia in Sardegna il legame tra l’uomo e il cavallo. Cavalli trattato con amore, coccolati come figli e accuditi con una passione eccezionale. La qualità dei cavalli che sfilano alla Cavalcata e nel pomeriggio galoppano all’ippodromo è cresciuta in maniera incredibile negli ultimi anni: ben domati, educati, ma soprattutto eleganti e agghindati in maniera davvero perfetta. Una maturità che accresce il prestigio della Cavalcata, trasformandola nella vetrina mondiale dell’allevamento sardo.

Dopo il pranzo, finalmente la festa. Le prime pariglie a risalire al galoppo lungo il rettilineo delle tribune sono state quelle formate da giovanissimi amazzoni e cavalieri del Sassarese che si sono cimentati per la prima volta nelle ardimentose prove davanti al pubblico che li ha accolti e incoraggiati con applausi convinti.

Poi è arrivato il momento dei grandi. Quattro passaggi per ogni “equipaggio” sotto gli occhi del sindaco Nicola Sanna e dell’assessore Alessio Marras, che hanno assistito a tutta la manifestazione e si sono complimentati con il padrone di casa, il presidente della Società ippica sassarese, Peppino Pala, per le perfette condizioni dell’ippodromo.

Per quanto riguarda la pariglie, senza nulla togliere a tutti gli altri protagonisti, la parte del leone l’hanno fatta i cavalieri di Oristano (Andrea Manias, Antonio Giandolfi e Andrea "Berki" Piroddi) e Santa Giusta (Alessio Piras e Cristian "Pibera" Sarais), abituati a esibirsi in spettacolari figure sul sabbioso percorso della Sartiglia, si sono letteralmente scatenati sulla più sicura pista in erba con alcuni passaggi mozzafiato.

Ma spettacolo hanno dato anche le pariglie di Borore (Matteo Mele con Matteo Brodu, Omar Pintore, Giuseppe e Matteo Piu); Cossoine (Filippo Vidili, Gianni Serra e Roberto Volturo); Logudoresa di Ittiri e Sassari (Gavino Puggioni, Gianmario Bassu, MIachael Marras e Andrea Santoru); Ollastra Simaxis (Giuseppe "Pinello" Casella, Antonio Maldotti, Roberto Casella e Antonella "Ninni" Rosa) e Ollolai (Alessio Mereu, Davide Atzori, Marco Daga e Giovanni Serusi). Mentre ha dolvuto rinunciare all’ultimo momento, per un piccolo infortunio a uno dei cavalli, la pariglia di Dolianova (Antonio Locci, Alessio Asunis, Fabio Locci, Gianluca Zuddas ed Elisa Origa).

E alla fine per la gioia del pubblico, i pariglianti hanno fatto una spettacolare galoppata tutti insieme affiancati. (plp)

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