La Nuova Sardegna

l’inchiesta

Scontro fra i treni dell’Arst: estratti i dati delle scatole nere

Scontro fra i treni dell’Arst: estratti i dati delle scatole nere

CAGLIARI. I file contenuti nelle scatole nere dei due treni Arst che si sono scontrati frontalmente a gennaio scorso, alla fermata Auchan di Pirri, sono stati estratti ieri mattina dai consulenti...

24 maggio 2016
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CAGLIARI. I file contenuti nelle scatole nere dei due treni Arst che si sono scontrati frontalmente a gennaio scorso, alla fermata Auchan di Pirri, sono stati estratti ieri mattina dai consulenti tecnici della Procura in presenza degli avvocati difensori. Il perito informatico forense Andrea Cappai, ingegnere elettronico, ha trasferito il materiale su supporti portatili ed ora i dati verranno valutati per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente. Il lavoro è durato complessivamente alcune ore, erano presenti fra gli altri gli avvocati Toto Casula e Giovanni Battista Gallus che rappresentano parte dei sette indagati su ipotesi di disastro e lesioni colposi. Non c’è una data per il prossimo passaggio dell’inchiesta giudiziaria condotta dal pm Guido Pani: i dati sono stati affidati al perito Cappai che opererà sugli aspetti informatici, mentre sarà Salvatore Gianino - lo stesso consulente che ha lavorato fra gli altri nei casi di incidenti alla Saras - a esaminare il contenuto degli apparecchi di registrazione. Gianino cercherà di stabilire la velocità dei treni al momento dell’impatto, esaminerà le eventuali comunicazioni tra macchinisti, la presenza di guasti meccanici e altri elementi che potrebbero essere utili alla ricostruzione dei fatti e di conseguenza alle conclusioni della Procura sul piano giudiziario. Al momento le persone iscritte al registro degli indagati sono i conducenti dei treni Fabrizio Vilia e Mauro Angioni, l’addetto ai controlli Roberto Randaccio, il direttore di esercizio metrontranvie Carlo Onano, il direttore di esercizio ferroviario di Cagliari Franco Lai, i dirigenti Walter Arru e Roberto Romoli. Il pm Pani ha dovuto iscrivere i loro nomi al registro degli indagati per garantire a tutte le persone in qualche modo coinvolte nell’incidente la possibilità di partecipare all’esame tecnico del materiale, anche con consulenti di parte. (m.l)

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