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E Federalberghi replica: «Regole uguali per tutti»

E Federalberghi replica: «Regole uguali per tutti»

SASSARI. Chi si aspettava lo scontro frontale era decisamente fuori strada. Le accuse mosse dai proprietari dei bed and breakfast non hanno scalfito le intenzioni di Federalberghi: «Non abbiamo mai...

30 maggio 2016
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SASSARI. Chi si aspettava lo scontro frontale era decisamente fuori strada. Le accuse mosse dai proprietari dei bed and breakfast non hanno scalfito le intenzioni di Federalberghi: «Non abbiamo mai detto che i mali del settore dipendono dai b&b. Anzi, saremo felicissimi di aprire le porte della nostra associazione a chi gestisce le strutture di questo tipo», spiega Paolo Manca, presidente di Federalberghi, «a patto che si tratti di attività registrate che agiscono all’interno dei confini della legalità. Stesso mercato, stesse regole».

Nessuno spazio, com’era prevedibile, per chi non paga l’iva o per chi non rispetta le norme di sicurezza e di igiene: «Ovvio, non possiamo affidare l’immagine turistica della nostra isola a persone che non hanno scrupoli, e non si tratta delle vecchina che affitta una stanza. Online ci sono speculatori che posseggono decine di immobili che vengono spacciati per bed and breakfast ma che non hanno nulla a che vedere con il principio di queste attività», dice ancora Paolo Manca.

L’idea di una nuova legge, quindi, non deve intimorire chi opera rispettando le regole. Il buco normativo generato da una norma approvata nel 1984 potrebbe essere tappato al più presto: «Ci sono 9 proposte di legge più quella presentata dall’assessore Morandi», spiega il presidente di Federalberghi, «ci preoccupa che tutti vogliano dire la loro sulla nostra categoria ma allo stesso modo speriamo che quella che verrà approvata sia una buona legge, che tenga conto dei tempi in cui viviamo e che possa essere modificata per soddisfare le esigenze di un settore che ha la necessità di aggiornarsi e di cambiare faccia rapidamente».

L’unica risposta piccata arriva quando si parla delle leggi di mercato che non verrebbero rispettate dagli albergatori: «Non credo sia il caso che qualcuno si preoccupi per noi. Se siamo davvero fuori dal mercato sarà lo stesso mercato a presentarci il conto e tra vent’anni saremo solo un ricordo. Piuttosto, preoccupiamoci di ottenere un sistema di regole precise che valgano per tutti».

Il futuro del settore ricettivo è un puzzle ancora da completare ma, secondo il punto di vista di Federlaberghi, ci sarà spazio per tessere di tutti i tipi: «Sarebbe bellissimo mettere a sistema un’offerta che comprende i bed and breakfast, gli alberghi e tutti gli affittacamere. Anzi, per quanto mi riguarda», conclude Paolo Manca, «si potrebbe anche cancellare l’antipatica distinzione tra b&b e affittacamere e riunire tutti, faccio un esempio, sotto una sigla che possa comprendere i gestori di strutture con un massimo di sei camere».

Un’isola con più camere e con più posti letto è sicuramente una destinazione più appetibile e in grado di soddisfare le esigenze di tutte le categorie di viaggiatori e di tutte le tasche.

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