La Nuova Sardegna

Uno stakanovista alla guida del paese

di Salvatore Santoni
Uno stakanovista alla guida del paese

Il nuovo primo cittadino di Sennori è già al lavoro: «Subito il progetto Iscola, verde e decoro urbano»

07 giugno 2016
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SENNORI. Sono le nove del mattino, i seggi elettorali hanno chiuso lo scrutinio da poche ore e il sole picchia su Sennori come fosse estate piena. Il municipio è semi deserto, i dipendenti hanno appena trascorso una nottataccia elettorale che li ha messi a dura prova. Nei corridoi si sente soltanto rumore di dita che battono su una tastiera. La stanza è quella dell’assessore ai Lavori pubblici, uno sgabuzzino con una maniglia malandata e due scrivanie che sembrano comodini.

Praticamente la seconda casa di Nicola Sassu, da ieri il nuovo sindaco di Sennori, che non è stato ancora proclamato e quindi tecnicamente è ancora un assessore della giunta di Roberto Desini. Il 33enne dal viso pulito e il sorriso svelto ha messo ko politici navigati e attivisti pentastellati con un programma semplice e realistico che gli ha garantito il 31% dei consensi. In molti lo considerano il delfino di Roberto Desini, da ieri altri dicono che per il risultato ottenuto gli siano cresciuti denti da squalo: «È un risultato che mi riempie di soddisfazione – commenta lui – perché l’impegno e la serietà profusi in questi anni sono stati ripagati».

All'alba di lunedì Sassu è sgattaiolato via dalla festa per la sua elezione per andare in ufficio. C’è da seguire i lavori di consolidamento del ponte di via Roma, l’arteria che taglia in due Sennori. Da oggi però sarà proclamato primo cittadino. Come saranno i primi cento giorni? «C’è da fare una variazione bilancio – spiega – per stanziare la quota di finanziamento comunale per i lavori del progetto Iscola, la messa in sicurezza deli edifici scolastici per cui la Regione ci ha dato circa mezzo milione di euro».

La prima decisione politica da prendere è la formazione della nuova Giunta: «Devo ancora discuterne con il gruppo – dice il nuovo sindaco – ma sicuramente sarà una bella squadra di persone preparate». E poi ci sarà da ragionare con la squadra sui progetti di medio termine per il paese: «Io credo che si debba riprendere in mano la cura del verde pubblico e prestare maggiore attenzione all’ambiente e al decoro urbano. Su questo sento che i miei concittadini vogliano uno sforzo maggiore e sono convinto che abbiano ragione».

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