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In tre mesi nell’isola sbarcati 1.677 migranti

In tre mesi nell’isola sbarcati 1.677 migranti

SASSARI. In tre mesi sono 1.677 i migranti arrivati sulle coste sarde. Quattro sbarchi, tre a Cagliari e uno a Porto Torres. Numeri che tra giugno e luglio potrebbero raddoppiare. Alla Sardegna è...

09 giugno 2016
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SASSARI. In tre mesi sono 1.677 i migranti arrivati sulle coste sarde. Quattro sbarchi, tre a Cagliari e uno a Porto Torres. Numeri che tra giugno e luglio potrebbero raddoppiare. Alla Sardegna è stata assegnata una quota pari al 2,98 per cento, che in termini numerici dovrebbe equivalere a circa 5mila migranti entro fine anno. L’isola, dunque, svolge un ruolo sempre più determinante nella politica dell’accoglienza. Il porto di Cagliari è il terzo scalo italiano dopo quelli siciliani e calabresi. Tanto che per far fronte all’emergenza il Viminale ha pensato a una struttura mobile per la prima accoglienza. Un hotspot di secondo livello, diverso da quelli di Lampedusa, Trapani, Pozzallo e Taranto, per le prime identificazioni prima del trasferimento nel centro d’accoglienza o prima dell’eventuale rimpatrio.

Ed è proprio per fare fronte all’incremento di sbarchi previsti nei prossimi mesi che le prefetture sono al lavoro per cercare nuove strutture di accoglienza. Per ora quelle ufficiali sono 85 distribuite tra le province, ma a queste bisogna aggiungere quelle non ufficiali. Senza contare le tante ex caserme ed ex carceri visionate in questi mesi dal tecnici del Viminale con l’obiettivo di individuare locali idonei in tempi rapidi. Perché la necessità di trovare un tetto a chi scappa da fame e guerra è sempre più urgente. Il primo sbarco a Cagliari il 21 marzo, 667 migranti, soprattutto somali (378) ed eritrei (261) più altri di diverse nazionalità. Il secondo il 14 aprile: 235 profughi soccorsi al largo del canale di Sicilia e portati a Cagliari. Il terzo, 386 migranti il 25 maggio a Cagliari, e il quarto, l’ultimo per ora, il 6 giugno a Porto Torres: 60 bambini, 126 donne e 198 uomini. Degli ultimi 390 profughi arrivati in Sardegna 75 sono rimasti nel Sassarese, tra le strutture di Campanedda, Ozieri, Lu Bagnu-Castelsardo, Valledoria e Palmadula. La Gallura ne ha accolto 43, tutti a Trinità; nell'Oristanese 36 persone tra i centri di Norbello, Sini, Cuglieri, Samugheo, Zerfaliu, Neoneli e Ula Tirso; 51 nel Nuorese tra Aritzo e Sadali; infine la quota più consistente, 185 persone, alloggiata nel Cagliaritano tra Fluminimaggiore e Assemini.

Oggi nell’isola ci sono circa 3.400 persone che attendono di sapere se gli verrà riconosciuta la richiesta di asilo, distribuite tra centri di prima accoglienza e centri Sprar (sistema di protezione per i rifugiati). Per ora questi centri sono tre a Cagliari, Quartu e Villasimius, ma presto diventeranno nove. Altri sei presto nasceranno ad Alghero, Porto Torres, San Gavino Monreale, Iglesias, Capoterra e Sini, i sei comuni che hanno ottenuto i finanziamenti per i centri per rifugiati, dove non solo avranno un tetto, ma potranno anche imparare un mestiere e i bambini frequentare la scuola.

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