La Nuova Sardegna

Truffa sui rimborsi spese assolto il leader Udc Oppi

Truffa sui rimborsi spese assolto il leader Udc Oppi

Cadute le accuse su una trasferta a Roma quando era assessore all’Ambiente Il pm Giangiacomo Pilia contestava l’uso privato dell’auto istituzionale

17 giugno 2016
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CAGLIARI. Giorgio Oppi, leader dell’Udc sardo, è stato assolto dall’accuse di falso e truffa. Per il giudice del tribunale di Cagliari, che ha pronunciato la sentenza ieri, il fatto contestato non sussiste. La vicenda risale al 2011 quando l’esponente politico - che all’epoca era assessore regionale all’Ambiente - presentò all’amministrazione regionale un giustificativo di spesa da poco meno di 2mila euro (esattamente 1.972,24 euro) per un viaggio istituzionale a Roma. Nella nota spese era stato scritto che le spese erano relative a una trasferta nella capitale nei giorni 9 e 10 settembre per la sua attività politica.

Stando agli accertamenti eseguiti dalla Guardia di finanza coordinata dal pm Giangiacomo Pilia, nei giorni indicati nella richiesta di rimborso, Oppi (difeso dall’avvocato Massimiliano Ravenna) non si era fermato nella capitale come sembrava di capire avesse fatto dalle indicazioni della nota spese, ma aveva partecipato al congresso che il suo partito aveva organizzato in provincia di Siena. Proprio qui, a Chianciano Terme, lo aveva infatti accompagnato l’autista della macchina presa a noleggio che poi era rimasto a sua disposizione in Toscana accompagnandolo successivamente anche a Orvieto, dove l’assessore si era fermato in un ristorante.

L’accusa mossa dalla procura di Cagliari nasceva dal fatto che, secondo il sostituto procuratore che aveva coordinato le indagini, quella trasferta non aveva nulla di istituzionale e non poteva essere messa a carico dell’amministrazione regionale. Tutte queste accuse sono però sono cadute ieri in tribunale. A carico del segretario regionale dell’Udc, il pm Giangiacomo Pilia aveva chiesto la condanna a un anno e mezzo di reclusione per quelle «attività svolte in località diverse da quelle riportate nel giustificativo di spesa e non rientranti nei fini istituzionali ivi indicati»

Concluso il processo, quando è stata pronunciata la sentenza, il segretario regionale dell’Udc ha espresso la sua soddisfazione. Oppi ha sempre sostenuto infatti di non aver mai speso la diaria stabilita dall’amministrazione pubblica per le trasferte e di non aver utilizzato altri benefit messi a disposizione per l’attività istituzionale degli assessori.

Secondo quanto emerso dalle testimonianze a difesa dell’ex assessore, Oppi non aveva partecipato a un convegno ma a un incontro con rappresentanti istituzionali dell’Udc durante il quale l’assessore aveva sostenuto la necessità di dare priorità ad alcune problematiche di stretto interesse per la Sardegna.

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