La Nuova Sardegna

Ping pong di mail tra Roma e Doha

Ping pong di mail tra Roma e Doha

Al centro della contesa la durata del contratto e il numero degli eusuberi

27 giugno 2016
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OLBIA. Il giorno più lungo per Meridiana è iniziato alle 10.30 al Mise (il ministero dello Sviluppo economico). A Roma, intorno a un tavolo, si sono ritrovati il vice ministro Teresa Bellanova e i rappresentanti sindacali nazionali. A migliaia di chilometri di distanza, a Doha, invece, è arrivato il presidente di Meridiana Marco Rigotti per discutere e trattare le osservazioni direttamente con Akbar Al Baker, severo e temibile ceo di Qatar airways. Un vero osso duro. Tra Roma e Doha un filo diretto con bozze di piano in viaggio con biglietto andata-ritorno.

La riunione al Mise ha affrontato come primo punto il tema del contratto aziendale, il vero nodo del contendere: Qatar airways nei giorni scorsi aveva fatto una proposta, bocciata però dai sindacati che criticano la durata di 5 anni a fronte dei 3 del contratto nazionale. Proprio sul contratto applicabile, prima ancora che sugli esuberi, si era consumata la rottura faticosamente ricucita con la mediazione del Governo e dello stesso management Meridiana, in precedenza clamorosamente estromesso dalla trattativa. Alla firma all'accordo sul contratto è legata anche la sorte dei lavoratori della compagnia aerea dell’Aga Khan.

Con la firma del nuovo contratto di lavoro si avrebbero – in base agli ultimi dati forniti ai sindacati dall'azienda – 406 esuberi (nessun pilota, 325 assistenti di volo, 41 unità del personale di terra e 40 tecnici dell’hangar). In caso contrario, invece, verranno avviati i licenziamenti per 955 dipendenti (880 in Meridiana fly e 75 in Meridiana m aintenance), ai quali si devono però sottrarre i circa 220 lavoratori che hanno già accettato la mobilità volontaria (proprio ieri scadeva il termine di accettazione).

La lunga marcia di avvicinamento tra Meridiana e il partner Qatar airways erano iniziate poco meno di cinque mesi fa. Per la precisione, il 4 febbraio scorso era stato sottoscritto il Memorandum of understanding che di fatto aveva avviato il negoziato per la costituzione di una nuova holding in cui Qatar airways entrerebbe con il 49% del capitale. Questo negoziato, lungo e faticoso, aveva rischiato di interrompersi bruscamente la scorsa settimana con Qatar airways determinata ad abbandonare il tavolo della trattativa di fronte alle osservazioni mosse dalle organizzazioni sindacali. Solo la mediazione del Governo e quella della stessa Meridiana hanno permesso di riportare gli arabi al tavolo sul filo Roma-Doha e di allungare i tempi della trattativa, posticipando di tre giorni, cioè a ieri mattina, la chiusura della procedura di mobilità. Cioè il baratro del licenziamento per tutti i lavoratori in esubero. (m.b.)

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