La Nuova Sardegna

Meridiana, sì all’accordo A terra 396 lavoratori

di Guido Piga
Meridiana, sì all’accordo A terra 396 lavoratori

Firmata l’intesa con Qatar Airways: la compagnia è salva. I sindacati divisi

28 giugno 2016
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OLBIA. Meridiana è salva. L’hanno protetta i soldi dell’Aga Khan prima, quelli di Qatar Airways lo faranno ora; l’hanno difesa l’ostinazione del Governo e la dolorosa scelta dei sindacati confederali. La compagnia aerea di Olbia, da ieri alle 17, ha un futuro, e con lei mille dipendenti. Quattrocento saranno invece licenziati, è il prezzo più alto e più doloroso pagato per l’accordo sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico dopo 30 ore di trattativa. Non c’erano mai stati licenziamenti di massa nei 50 anni di vita di Meridiana, non li aveva mai fatti l’Aga Khan in oltre 30 anni di attività imprenditoriale in Costa Smeralda. Non è stata una scelta facile. Ma non c’erano alternative, l’aveva detto proprio Karim: senza l’intesa con Qatar Airways, non avrebbe più finanziato la compagnia aerea (e l’ha fatto negli ultimi 8 anni ripianando le perdite milionarie), portandola così alla inevitabile chiusura.

Salvati e licenziati. L’accordo sottoscritto fra l’azienda e i sindacati, davanti al Governo, mette l’accento su quanti lavoratori saranno salvati: 149 piloti, 228 assistenti di volo, 326 dipendenti amministrativi, 245 tecnici delle manutenzioni. In tutto 948 dipendenti terranno il posto di lavoro nella nuova Meridiana-Qatar contro i 1600 dell’inizio dell’anno.

I licenziati saranno invece 396: zero piloti, 325 assistenti di volo, 41 dipendenti amministrativi, 30 tecnici. A loro vanno aggiunti i 250 dipendenti che nelle ultime settimane sono usciti volontariamente dall’azienda.

Nuovo contratto. Nell’intesa viene fissato anche il nuovo contratto di lavoro per Meridiana. Sarà quello nazionale del trasporto aereo (in vigore in Alitalia-Etihad), ma con sostanziali aggiustamenti. Avrà durata di tre anni, e sarà meno costoso del 20%. Gli stipendi saranno determinati da una parte fissa più una variabile, legata alle ore volate. Quest’ultimo aspetto preoccupa i dipendenti sardi per via dei pochi voli invernali storicamente fatti da e per la Sardegna.

Il Qatar socio al 49%. L’accordo siglato a Roma soddisfa le due condizioni poste da Qatar Airways (contratto e licenziamenti) per poter prendere il 49% di Meridiana (la maggioranza, con il 51%, resterà all’Aga Khan). Ora quel patto andrà messo nero su bianco con tutte le clausole; un passaggio ancora delicato. Se non ci saranno ulteriori ostacoli da Doha, nei prossimi giorni sarà costituita la holding con cui i due soci controlleranno la compagnia di Olbia. Secondo alcuni rumors finanziari, sarà dotata di 50-100 milioni; soldi necessari per rinnovare la flotta di Meridiana nei prossimi tre anni.

Il ruolo del Governo. Qatar Airways ha dimostrato di credere nelle potenzialità di Meridiana. Avere una compagnia aerea italiana permetterà agli arabi di volare liberamente in Europa, collegando così senza restrizioni l’Asia e l’America, uno dei veri business. Ma è chiaro che un ruolo di primo piano l’ha giocato il Governo. Il lavoro del ministro dei Trasporti Graziano Delrio (Pd), in tandem con il viceministro allo Sviluppo Teresa Bellanova (Pd), ha permesso di riportare dentro Qatar Airways, che era pronta a mollare la trattativa per via delle resistenze sindacali sul contratto. Decisivo anche il via libera dell’esecutivo a nuove rotte (libere) fra Doha e Roma e Milano.

Dicono Delrio e Bellanova, che si è commossa al termine della giornata: «C’è il rafforzamento di Meridiana: l'obiettivo è rendere la compagnia un saldo operatore dell'industria del trasporto aereo, competitivo in Europa. Per quanto riguarda gli esuberi, la ripresa della trattativa ha consentito il loro contenimento, dai 955 iniziali a 396».

I sindacati. L’intesa è stata sottoscritta da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpac, Anpav. «L’accordo pone le basi per una partnership strategica con Qatar Airways e garantisce favorevoli condizioni di sviluppo – scrivono Cgil, Cisl, Uil e Ugl in un comunicato congiunto –. Rimane l’insoddisfazione per gli esuberi dichiarati dall’azienda e l’incapacità manifestata per la ricerca di maggiori riduzioni numeriche. Il sacrificio è il primo motivo di vero dolore, ma grande è la convinzione che nei prossimi tre anni si determinino positive condizioni di sviluppo di Meridiana per consentire l’assorbimento delle eccedenze. È stato sventato il fallimento della trattativa che avrebbe generato la desertificazione industriale in una regione già duramente colpita da disastri sociali e fallimenti di interi settori lavorativi».

Non hanno firmato Usb, Apm (piloti) e Cobas (tecnici). «L’accordo è un precedente estremamente pericoloso per i diritti dei lavoratori – scrivono in una nota –. Non è stato salvato un singolo esubero, agiremo in ogni via per arrestare questo progetto scellerato».

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