La Nuova Sardegna

Meridiana, calano gli esuberi: ora sono meno di 300

di Enrico Gaviano
Meridiana, calano gli esuberi: ora sono meno di 300

La compagnia però non conferma. Al “Costa Smeralda” una quindicina di voli cancellati, i lavoratori ancora in malattia

01 luglio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Dopo la rabbia e il caos di due lunghe giornate campali, all’aeroporto Costa Smeralda le ferite sul caso Meridiana non si sono certo ancora rimarginate. Lo si capisce guardando il tabellone con i voli cancellati o, vicino alla zona del check-in, il manipolo di “esuberi” che stazionano ancora lì a testimoniare la contrarietà per la chiusura dell’accordo che vede 396 licenziati.

La normalizzazione. Si percorre la strada della normalizzazione. E gli spiragli si notano tutti. Intanto dai voli cancellati. In totale sono ancora una quindicina, ma con una differenza sostanziale rispetto ai giorni precedenti. La compagnia avvisa tutti i possessori di biglietto, li invita a non presentarsi in aeroporto sino a quando non si è sicuri dell’orario di partenza. Così i voli cancellati, vengono poi praticamente tutti “resuscitati” con il cambio di numerazione e la partenza vera. «Ci sono ritardi anche in questa giornata – sottolineano da Meridiana –, e ci dispiace per i disagi che l’utenza deve subìre». Nella battaglia accesa da martedì sono le contromosse della compagnia per battere la guerriglia dei lavoratori che hanno deciso di mettersi in malattia, forma di malessere e di protesta contro i licenziamenti. «Nessuno è rimasto a terra – continua la compagnia – tutti i passeggeri, pur subendo dei disagi hanno capito».

I lavoratori. Un bel gruppo di lavoratori è presente nell’area del check in, a testimoniare la rabbia per la soluzione finale. «Ci sono tante colpe in questo epilogo – dice il comandante Andrea Mascia, il “palintegrato” che si è battuto tantissimo contro gli esuberi dichiarati da Meridiana –. Direi prima di tutto l’azienda e la Regione. La prima per le scelte sbagliate, la seconda per la sua assenza».

Accuse rilanciate anche da una nota firmata dal segretario generale Fit-Cisl Valerio Zoccheddu «È sconcertante leggere la nota stampa della Presidenza della Giunta regionale sui meriti che si attribuiscono per la soluzione della vertenza Meridiana. A parte il cattivo gusto di festeggiare la conclusione di una vertenza che lascia fuori dal perimetro aziendale 400 dipendenti, 400 famiglie senza futuro, sarebbe stato molto meglio rammaricarsi per la perdita dei posti di lavoro invece di attribuirsi meriti inesistenti. La responsabilità, nel bene e nel male, della chiusura della vertenza è tutta nel lavoro di sindacati e governo. La Regione invece si è disinteressata».

Mobilità volontaria. Ieri si sono susseguite per tutta la giornata voci riguardanti il numero dei lavoratori che hanno deciso di aderire alla mobilità volontaria. «Scendono gli esuberi in Meridiana, passando da quasi 400 a meno di 300 – rivelano fonti vicine al ministero dei trasporti –. Il tutto è dovuto al fatto che oltre 100 lavoratori hanno aderito alla mobilità volontaria che scadeva il 29 giugno». La notizia non è stata confermata dalla compagnia, che sottolinea come il conto definitivo potrà essere fatto solo oggi. Franco Monaco, segretario territoriale della Filt Cgil, ha parlato di una cinquantina i lavoratori aderenti alla sua sigla sindacale che hanno firmato la mobilità volontaria. Va ricordato che evitando il licenziamento diretto si ottenevano maggiori ammortizzatori sociali. L'adesione alla mobilità volontaria prevede 15mila euro di incentivo, l'80% dello stipendio per un periodo che va da 1 ai 2 anni a seconda dell'età e due anni di fondo volo. Per questi lavoratori c'è anche la possibilità di riassorbimento con vincolo per l'azienda guidata da Qatar Airwais del diritto di prelazione per 36 mesi. Il termine per la conciliazione, come viene definita l'adesione alla mobilità, scadeva il 29, entro ieri occorreva iscriversi all'Inps da disoccupati.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative