La Nuova Sardegna

Hotel in rivolta: danno gravissimo

Hotel in rivolta: danno gravissimo

Muntoni, Delphina: «A me i turisti dicono: non tornerò mai più in Sardegna»

05 luglio 2016
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OLBIA. Albergatori in crisi, lo dicono chiaramente. Le proteste dei dipendenti di Meridiana, con voli cancellati e altri in ritardo, per loro stanno rischiando di compromettere la stagione turistica, quella - numeri alla mano - del rilancio. Lo dicono Confcommercio e Federalberghi, in una nota con cui invocano l’intervento della magistratura, e lo ribadisce Francesco Muntoni, uno dei più importanti albergatori della Gallura, con 12 strutture 4 e 5 stelle inserite in otto marchi.

«Confcommercio Sardegna e Federalberghi Sardegna ritengono inaccettabile e irrispettoso il comportamento del personale di volo di Meridiana, sia nei confronti dei turisti, che sono anche coloro che pagano lo stipendio dei dipendenti di Meridiana, sia degli operatori turistici della Sardegna, che hanno lavorato per tutto l'inverno per ottenere risultati apprezzabili nella stagione estiva – è scritto in un durissimo comunicato firmato dal presidente Paolo Manca –. Questa situazione, della quale ci si augura si occupino immediatamente le autorità pubbliche competenti e che riguarda Olbia e Cagliari, è ancora più assurda in quanto rischia di annullare l'intero complesso di investimenti effettuati per posizionare la Sardegna fra le destinazioni più conosciute e desiderate per la stagione 2016. A cosa saranno valsi i mesi trascorsi in Europa dai nostri albergatori, dai nostri Consorzi? Mesi di intenso lavoro per strappare alla concorrenza i turisti italiani e internazionali. E' impensabile che poche decine di persone, pur colpite da lettere di licenziamento o da riduzioni dello stipendio, reagiscano creando un danno alla collettività anziché dimostrare a testa alta e con mezzi civili di essere stati ingiustamente penalizzati – continuano commercianti e albergatori –. Attualmente in Sardegna il turismo è una dei pochi settori che sta segnando risultati positivi nel Pil isolano e gli operatori del settore stanno mettendo in campo tutte le proprie forze per tamponare ai disagi creati cercando soluzioni alternative, trovando navette e mettendo a disposizione camere per chi è rimasto a terra».

Dai comunicati alla realtà. A parlare è Francesco Muntoni, di Aggius, ex sindaco, socio fondatore di Delphina, la società alberghiera, tutta gallurese, che ha hotel a Badesi, Trinità, Santa Teresa e Palau. «Sono cose assurde, quelle di Meridiana – dice –. Io capisco il malessere dei lavoratori licenziati, ma non è quello il modo di manifestarlo, non è danneggiando gli altri - passeggeri, imprenditori, altri lavoratori - che si dà forza alle proprie ragioni. Anche perché, siamo chiari, l’unica soluzione per salvare Meridiana, in crisi da anni, è quella che è stata trovata. Senza l’intesa con Qatar Airways, la compagnia aerea di Olbia non ci sarà più, e questo sì che sarebbe un danno irreparabile per i suoi dipendenti e per tutta l’economia della Gallura».

Muntoni sta vivendo i disagi tutti i giorni, da otto giorni. «Tutte le notti dovrei dire – spiega –. I nostri clienti arrivano a tutte le ore, in hotel. Chi perché il volo di Meridiana era in ritardo, chi perché il volo è stato cancellato e ha dovuto prendere un altro aereo. E sapete che cosa dicono tutti? “Non torneremo mai più in Sardegna”. È un danno incalcolabile, per tutti noi. Alla Delphina stiamo facendo l’impossibile, cuciniamo anche alle tre del mattino, perché non è che possiamo lasciare i clienti senza mangiare dopo che hanno passato ore in attesa dell’aereo. È un grande sforzo, perché nelle nostre strutture, in tre-quattro mesi, passano 600 mila clienti. Ma è un danno grandissimo per la Sardegna – chiude Muntoni –. Noi abbiamo speso migliaia di euro in pubblicità, abbiamo lavorato sodo d’inverno, e proprio ora che, per una serie di fattori l’Italia so sta rilanciando, vediamo vanificato tutto per la protesta di una piccola minoranza. Non è accettabile, non più». (g.pi.)

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