La Nuova Sardegna

Il fuoco minaccia la basilica di Saccargia

di Mauro Tedde
Il fuoco minaccia la basilica di Saccargia

Bloccato per ore il traffico sulla Sassari-Olbia, costretto allo stop anche un treno. Bruciati 12 ettari di macchia e pascolo

08 luglio 2016
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PLOAGHE. Paura alle porte di Ploaghe e stop al traffico sulla Sassari-Olbia per un vasto incendio che ha minacciato la basilica di Saccargia. Ieri un grosso fuoco si è sviluppato intorno alle 13 ai bordi della statale Sassari - Olbia proprio nei pressi della chiesa medievale e in poche ore ha devastato una vasta area di territorio, tra i 10 e i 12 ettari di macchia mediterranea e pascolo, sino a lambire la periferia di Ploaghe. Le fiamme, alimentate dal vento, hanno puntato subito in direzione della statale Sassari- Olbia oltrepassandola in più punti con estrema facilità proprio all’altezza del discesone che dal bivio di Ploaghe scende verso la vallata di Saccargia, tanto che l’Anas, aiutata dalla polizia municipale di Ploaghe, ha disposto la chiusura al traffico. La circolazione è stata deviata all’altezza dell’incrocio di Ploaghe verso Codrongianos e quindi verso la 131 e altrettanto è stato fatto nell’altra direttrice. Costretto a fermarsi anche un treno con a bordo un centinaio di passeggeri.

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Tempestivo è stato l’intervento dei mezzi antincendio e dell’elicottero, a cui se ne sono aggiunti altri due, che ha iniziato il suo lavoro con lanci di acqua, ma una volta accertato che l’incendio stava propagandosi rapidamente è stato fatto intervenire anche un Canadair. Intanto a terra le squadre della forestale, dei vigili del fuoco di Sassari e dei barracelli delle compagnie di Ploaghe e Florinas, ma anche dei volontari della Croce gialla di Ploaghe che è dotata di un modulo antincendio, hanno lavorato per contenere il fronte del fuoco. Le fiamme però hanno trovato nella folta vegetazione e nella macchia mediterranea della vallata un ottimo propellente per correre veloci e in men che non si dica il fuoco era già arrivato nella periferia di Ploaghe, in località Chidarone e Coloru, dove però l’intervento della macchina antincendi ha potuto lavorare più agevolmente e le fiamme sono state definitivamente domate intorno alle 17, quando, una volta scavalcato il ponte della ferrovia sotto il centro abitato di Ploaghe, già quasi lambiva il ristorante pizzeria “Su Coloru”, il vicino ecocentro comunale dove vengono accumulati i rifiuti solidi urbani e persino il distributore della Tamoil che sorge all’uscita del paese verso Sassari.

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Quando l’allarme sembrava essere cessato due nuovi focolai si sono sviluppati in due diversi punti, per cui si è reso necessario un altro lancio da parte del Canadair e un’ulteriore impegno di alcune squadre a terra. Sulle cause dell’incendio sono in corso gli accertamenti degli agenti delle Guardia forestale e dei carabinieri. Sul posto si è recato a dirigere le operazioni anche il capitano della compagnia di Sassari, Fabio Melci. L’immediato e corposo schieramento di forze ha consentito insomma di avere la meglio in poche ore sul grosso incendio che comunque ha mandato in cenere tra i 10 e i 12 ettari di boscaglia e di pascolo brado.

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