La Nuova Sardegna

Fois: «Gavoi, un buon investimento»

di Silvia Sanna
Fois: «Gavoi, un buon investimento»

Il successo del Festival nato tredici anni fa: i turisti affollano hotel e ristoranti. E spesso ritornano

11 luglio 2016
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SASSARI. A raccontare il successo è il numero delle sedie apparecchiate in piazza e quello dei ticket gratuiti: a un certo punto bisogna smettere di staccarli, perché non c’è più posto. È successo anche quest’anno in piazza Sant’Antiocru: arrivati a 1200 biglietti, è scattato lo stop, non si può entrare perché lo spazio è pieno e lo spettacolo diventerebbe poco godibile. Molti ci sono rimasti male, tra i visitatori arrivati a Gavoi per il Festival Isole delle Storie. Sardi ma anche tanti turisti, attirati dalla fama di un evento nato 13 anni fa e capace di portare nel paese della Barbagia 40mila persone in tre giorni. Riempiendo hotel, b&B e seconde case, ma anche ristoranti e trattorie. Una manifestazione culturale che fa girare l’economia, non solo quella di Gavoi che pure nel frattempo ha conquistato la bandiera arancione del Touring club e ha saputo approfittare dell’occasione modellando la sua immagine per mostrarsi più accogliente ai turisti. L’anima e l’ideatore del Festival è lo scrittore Marcello Fois. «Dobbiamo tanto al paese di Gavoi, scenario unico per ospitare l’evento. E Gavoi deve tanto al Festival, perché porta gente, soldi, indotto». I visitatori spendono per l’alloggio e per il vitto e mediamente investono almeno 20 euro al giorno extra, «tra l’acquisto di libri – dice Fois – ma anche per spostarsi nei dintorni, alla scoperta della Barbagia». Nella quale spesso ritornano a prescindere dall’evento letterario.

La Regione sostiene il Festival con un contributo «che normalmente oscilla tra gli 80 e i 100mila euro – dice lo scrittore Nuorese – una cifra con la quale copriamo il 40-50% dei costi, il resto arriva grazie agli sponsor privati. Le regole prevedono la partecipazione a dei bandi e l’assegnazione di un punteggio e dei finanziamenti sulla base di tetti minimi e massimi. Per gli eventi culturali sono stati stabiliti questi importi, noi riceviamo i fondi da due assessorati, la Cultura e il Turismo. Va bene così – aggiunge l’organizzatore – i soldi li facciamo bastare: li spendiamo bene, da anni ormai dimostriamo che per la Regione e per gli sponsor si tratta di un buon investimento per le ricadute, economiche e d’immagine, che porta». Marcello Fois promuove la scelta della Regione di sostenere i grandi eventi, perché al di là della location che li ospita rappresentano un beneficio per l’intera isola. «Ma attenzione alle pretese di denaro – dice riferendosi alla polemica sul rally – c’è una deontologia da rispettare, una manifestazione non può ricattare il territorio».

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