La Nuova Sardegna

SASSARI. «Per la prima volta l’Europa prende atto che la crisi di sovrapproduzione del latte bovino ha inevitabili ripercussioni anche sul comparto ovino e lo include nel pacchetto di aiuti, con una quota dei quasi 21 milioni di euro assegnati all’Italia per le misure a sostegno della retribuzione del latte di pecora». Lo dice l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi a poche ore dall’approvazione del “pacchetto latte” da parte del consiglio dell’Ue.

«È un passaggio cruciale nel momento di incertezza che il comparto sta attraversando e, insieme agli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Regione e ai piani di programmazione delle produzioni, consente di affrontare con maggiore tranquillità il confronto sulle modalità di gestione della prossima campagna produttiva e sulla definizione del prezzo del latte – prosegue Falchi prima di ringraziare il ministro Maurizio Martina – a Cagliari aveva garantito l’impegno del Governo affinché il pacchetto latte comprendesse anche l’ovino. Contestualmente, grazie ai nostri contatti con le organizzazioni interprofessionali francesi, la posizione del ministro ha ricevuto l’appoggio anche di Stéphane Le Foll, responsabile dell’Agricoltura nel governo francese».

Il prossimo passo è la costituzione di un nuovo soggetto che possa scongiurare la crisi: «Il quadro di strumenti a favore del comparto lattiero-caseario si completa di un’ulteriore tassello per scongiurare la crisi, mettere in sicurezza prodotto e produttori e ottenere la stabilità sui mercati. Diventa urgente e prioritario completare il percorso di costituzione di un organismo interprofessionale che permetterà di rendere utilizzabili le risorse e diventerà poi la cabina di regia per la gestione delle misure attivabili con il pacchetto latte. L’interprofessione è uno strumento di aggregazione politica sollecitato dal ministero e atteso, come ribadito dai rappresentati del Mipaaf anche negli incontri in cui si è discusso il futuro del latte», ha concluso Elisabetta Falchi.