La Nuova Sardegna

Le due donne morte, arrestato il militare

di Luca Fiori
Le due donne morte, arrestato il militare

Emanuele Secci è stato rintracciato nella notte a Olmedo in stato di choc Il caporalmaggiore della Brigata Sassari è accusato di omicidio stradale

23 luglio 2016
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SASSARI. Ha vagato in stato di choc fino alle due del mattino, poi si è fermato vicino alla chiesa campestre di Nostra signora di Talia, alle porte di Olmedo e ha atteso che qualcuno lo andasse a prendere. È lì, a poche centinaia di metri dal suo paese, che è stato trovato Emanuele Secci, il 36enne militare della Brigata Sassari che due giorni fa si era allontanato a piedi, dopo avere travolto con la sua Renault Scenic un’auto in panne sulla strada che collega Sassari con Alghero, uccidendo due donne e ferendo altre tre persone tra cui una bambina di cinque anni.

Sono stati i suoi commilitoni della Brigata a trovarlo in stato confusionale e in preda alla disperazione. Il caporal maggiore ha pronunciato poche parole confuse. Ai suo colleghi e agli agenti della polizia stradale, guidati dal comandante provinciale Giacinto Mattera, ha detto di non ricordare nulla di quanto accaduto. Per diverse ore polizia, carabinieri, militari della Brigata e concittadini lo avevano cercato per le campagne del paese temendo che potesse compiere un gesto disperato. Secci, che nello schianto aveva riportato diversi traumi e qualche micro frattura al volto, è stato trasportato all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. A fine mattinata per lui è scattato l’arresto. Gli agenti della Stradale, in accordo con il sostituto procuratore Corinna Carrara titolare dell’inchiesta, gli contestano i reati di omicidio stradale e omissione di soccorso. Gli esami tossicologici effettuati sul militare hanno dato esito negativo. Quando ha travolto con la sua auto la piccola Matiz ferma sulla quattro corsie per Alghero al chilometro 19, Emanuele Secci guidava in perfette condizioni psicofisiche, diversamente la sua posizione sarebbe stata ben più grave. Forse una distrazione o l’eccessiva velocità non gli hanno permesso di evitare lo schianto con l’utilitaria ferma con le quattro frecce sul lato destro della carreggiata.

Da ieri il militare è piantonato nel reparto di Medicina d'urgenza dell’ospedale di Sassari, dove in mattinata ha avuto un lungo colloquio con gli psicologi, prima che gli agenti della Stradale gli comunicassero lo stato d’arresto. Il caporal maggiore ha nominato due difensori di fiducia (gli avvocati Edoardo Morette e Andrea Delias) e i prossimi giorni comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari per l’udienza di convalida dell’arresto. Intanto, su disposizione della Procura, i due mezzi coinvolti nell’incidente resteranno sotto sequestro fino a quando non verrà nominato un perito. Gli inquirenti dovranno accertare che tipo di guasto abbia costretto la Matiz guidata da Monica Rita Azzu a fermarsi in mezzo alla carreggiata, ma anche lo stato di efficienza della Scenic. Giovedì pomeriggio Emanuele Secci rientrava verso Olmedo alla guida della Renault quando, poco prima dello svincolo per il paese e subito dopo un dosso, si è trovato parte della corsia occupata dalla Matiz e non è riuscito a evitare di travolgerla. Le due donne che si trovavano all’interno: Monica Rita Azzu di 48 anni, e Luisa Mulargia, di 72, suocera del fratello della Azzu, sono morte sul colpo. Mentre una bambina di 5 anni e sua mamma, Roberta Savasta di 35, e Paolina Mandas, di 76 ( madre di Monica Azzu) si sono salvate perché pochi istanti prima erano scese dall’auto e stavano attendendo i soccorsi accanto al guardrail. Tutte e tre sono state travolte dalla Scenic. Per diverse ore si è temuto per la loro vita, in particolare per quella della bambina. Ma per fortuna dall’ospedale arrivano notizie confortanti.

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