La Nuova Sardegna

Le richieste della difesa di Angius: perizia sul disabile e sulle ferite

Le richieste della difesa di Angius: perizia sul disabile e sulle ferite

Il giovane arrestato ha risposto per oltre un’ora al gip nel carcere nuorese di Badu ’e Carros Gli avvocati hanno consegnato un altro video e chiesto l’attenuazione delle misure cautelari

23 luglio 2016
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NUORO. Dopo oltre un’ora di interrogatorio serrato, gli avvocati di Bachisio Angius, 27 anni, di Sassari, il giovane arrestato per il pestaggio di un disabile di Olbia la notte di sabato 9 luglio nel parcheggio della discoteca “La luna” a San Teodoro, hanno consegnato al gip e al pm un altro filmato di quella sera di follia e chiesto l’attenuazione delle misure cautelari.

Ma le istanze dei difensori del picchiatore, gli avvocati Enrico Cossu e Bastianino Ventura non si sono limitate solo alla possibilità di concessione di arresti domiciliari per il loro assistito. Hanno infatti chiesto al gip Mauro Pusceddu e al sostituto procuratore della Repubblica, Giorgio Bocciarelli, titolare dell’inchiesta, una perizia medico legale sulle condizioni della vittima del pestaggio, in particolare per quanto riguarda la frattura alla gamba destra. E anche la nomina di un esperto che possa valutare la disabilità di L.I.. Così come è stato chiesto di affidare a un esperto anche una puntuale valutazione sulle condizioni psicofisiche di Bachisio Angius, che assumerebbe dei farmaci in seguito all’operazione alla spalla destra, che infatti lo costringe a muoversi con un tutore. Farmaci che, secondo i due legali, mischiati con le bevande assunte la sera di sabato 9 luglio per festeggiare il suo compleanno, potrebbero aver contribuito ad alterare lo stato psicofisico del giovane.

Infine, è stata anche affidata a un esperto di informatica (la difesa nominerà un suo consulente di fiducia) la perizia sui telefoni cellulari sequestrati nell’immediatezza dei fatti dai carabinieri di Siniscola e Olbia, che hanno svolto le indagini. E che stanno ancora lavorando per risalire a tutti gli altri giovani che quella notte tra sabato 9 e domenica 10 luglio hanno assistito al pestaggio e a una precedente zuffa nel parcheggio della discoteca e l’avevano filmata con i loro telefoni cellulari. Nei loro confronti potrebbero scattare provvedimenti giudiziaria per quanto riguarda l’omissione di soccorso di L.I., lasciato disteso per terra accanto a un’auto dopo aver incassato pesanti schiaffi e ginocchiate.

L’interrogatorio di Bachisio Angius, nel carcere di Badu ’e Carros è cominciato poco dopo le 10 e si è protratto per oltre un’ora. Il giovane sassarese, arrestato tre giorni fa per lesioni personali gravi con l’aggravante di essersi accanito su un disabile, ha risposto ai magistrati e spiegato la sua versione dei fatti, ripercorrendo le varie fasi di quella sera di follia. Soffermandosi in particolare sul fatto di non sapere che L.I. fosse disabile e poi sul particolare dei soccorsi visto che sarebbe stato lui (pare che si senta chiaramente in un altro filmato ripreso con un telefonino) a dire a un amico di chiamare il 118. Elementi nuovi che sono confluiti nel fascicolo processuale e dovranno essere verificati dal sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli che sta coordinando le indagini e che si è opposto con decisione alla richiesta di attenuazione delle misure cautelari nei confronti di Angius. Il gip Mauro Pusceddu si è riservato di decidere sull’istanza.

Intanto, i carabinieri di Siniscola stanno ricostruendo tutta la vicenda fin da quando il gruppo di amici si è mosso da Sassari, passando per Olbia per prendere L.I. e andando a festeggiare il compleanno di Bachisio prima all’Ambra e poi alla Luna. Fino al momento del feroce pestaggio. (plp)

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