La Nuova Sardegna

Low cost, troppe incertezze è guerra sulla sentenza

di Luca Rojch
Low cost, troppe incertezze è guerra sulla sentenza

Il testo sulla decisione dell’Ue sugli aiuti di Stato rimane ancora top secret Ma mercoledì c’è un incontro chiave a Roma tra ministro, Regione e compagnia

01 agosto 2016
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SASSARI. La sentenza dell’Ue è un labirinto di specchi. Difficile muoversi e trovare una immagine vera. Esistono alcuni punti fermi. I bilanci degli aeroporti sono salvi, nessuno dovrà restituire gli oltre 80 milioni di euro che la legge 10 della giunta Cappellacci, quella finita nel mirino dela Commissione europea, ha distribuito sugli scali sardi. In realtà i commissari hanno chiarito che i gestori degli aeroporti hanno fatto solo i passacarte. I soldi ora li dovranno restituire alla Regione le compagnie loxw cost. E anche questa è una certezza che potrebbe indispettire i vettori. Altra certezza è che i contributi su Olbia e Cagliari sono aiuti di Stato. Alghero sembrerebbe avere una posizione differente. Ma di fatto nessuno ha in mano la sentenza e tutte le discussioni si basano su un comunicato in parte sibillino. In particolare sulla posizione di Alghero. Ma per lo scalo catalano si può essere ottimisti. L’assessore Massimo Deiana prepara i soldi per finanziare le low cost, ma si mostra prudente. Il nord ovest, con il sindaco di Alghero Mario Bruno in testa, chiede che si parta subito. In mezzo c’è l’attesa per leggere la sentenza. Mercoledì potrebbe già essere la giornata decisiva. Il ministro Graziano Delrio e il governatore Francesco Pigliaru incontreranno i vertici di Ryanair. L’obiettivo è far ritornare negli scali sardi.

Le reazioni. Nell’attesa prevalgono le reazioni. Confcommercio e Federalberghi fanno un comunicato congiunto. «Constatiamo un atteggiamento della giunta regionale, durante tutta questa attesa, che abbiamo definito andando controcorrente, responsabile – dice il presidente regionale della Confcommercio, Alberto Bertolotti –. Basta con monopoli che hanno generato un incremento dei flussi ma che, con la sola filosofia “low-cost”, flussi “low-budget”, hanno anche prodotto uno svilimento generale della capacità dei nostri imprenditori di offrire qualità e favorito fenomeni di irregolarità ed abusivismo». Secondo Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna: «La Regione deve puntare molto di più sull'attrattività territoriale uno dei principali cardini per incentivare la destagionalizzazione dei flussi e incrementare le presenze non solo nei tre mesi estivi». Chiede un’accelerazione anche l’ex governatore Ugo Cappellacci, l’ideatore della legge 10, quella finita nel mirino dell’Ue. «Quello che interessa ai sardi è che esiste una via per continuare ad avere i voli low-cost – afferma –. Nel comunicato c’è un punto che non può essere trascurato: la decisione è stata presa sulla base delle linee guida del 2005, mentre dal 2014 sono vigenti nuove linee guida. Se la decisione potrà fare chiarezza sul passato, il futuro è affidato a decisioni politiche che devono essere prese nel presente». E Mauro Pili ha organizzato per stasera ad Alghero una manifestazione che darà il via alla «mobilitazione per salvare i voli low cost, bloccare la privatizzazione dell’aeroporto di Alghero. E per rilanciare i contributi co-marketing avviati nel 2002 dalla giunta Pili».

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