La Nuova Sardegna

Alghero, è guerra con la Regione

di Gian Mario Sias
Alghero, è guerra con la Regione

Il sindaco, associazioni e sindacati: subito gli incentivi alla compagnia di Dublino

09 agosto 2016
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ALGHERO. Basta tavoli, confronti, proteste. Da oggi la battaglia che una porzione di Sardegna sempre più ampia ha ingaggiato a sostegno della permanenza di Ryanair nell’aeroporto Riviera del corallo di Alghero si chiama conflitto istituzionale. Un modo per formalizzare l’esistenza di un cartello pro low cost che ogni giorno conquista nuovi consensi. Ieri lo zoccolo duro del fronte che contesta fortemente l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, si è incontrato a Sant’Anna, nella sala del sindaco di Alghero, Mario Bruno, che di questo gruppo è il promotore e l’ispiratore.

Il fronte. Del fronte fanno parte sindaci e consigli comunali, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo delle imprese, organizzazioni sindacali e lavoratori. Della loro esistenza lo sanno anche i muri, almeno nella Riviera del corallo e nel Nord Ovest Sardegna. Ma dato che sinora la loro azione non ha sortito la benché minima reazione da Cagliari, il gruppo ha deciso di aprire il conflitto con la Regione. L’ha fatto con una lettera che nelle scorse ore è partita da Alghero in direzione della presidenza della giunta regionale e dell’assessorato dei Trasporti.

La lettera. «Su sei richieste che Ryanair aveva formulato per tornare sui propri passi, si sono concretizzati solo i due di competenza del governo nazionale, anche se diamo atto al presidente Pigliaru di aver esercitato la giusta e necessaria pressione», premette Bruno. «40 consigli comunali hanno chiesto che il piano industriale fosse reso pubblico, che si realizzasse il piano regionale dei trasporti, che fosse sostenuto il progetto pilota di destagionalizzazione promosso da Alghero con Confcommercio e che si procedesse con la definizione del sistema di incentivi – prosegue il sindaco – ebbene, non si è fatto niente di tutto ciò, sebbene Ryanair fosse stata chiarissima, ci siamo fatti trovare impreparati». E ora, incalza Mario Bruno «vogliamo che venga messo in atto subito, lo pretendiamo, è l’unico elemento che può indurre la compagnia irlandese a mantenere la base, che per noi è fondamentale».

Priorità. Il fatto è che «la Regione ritiene prioritaria la privatizzazione della Sogeaal, e la sensazione è che voglia rinviare qualsiasi altro tipo di ragionamento a un momento successivo – dice Bruno – per noi invece il sistema degli incentivi a favore di Ryanair e del low cost è la priorità assoluta, mentre la privatizzazione può anche aspettare». Anzi, «fermarsi a riflettere potrebbe aiutare a rendere più forte e appetibile Sogeaal, consentendo a più potenziali acquirenti di trovare interessante l’acquisto di Sogeaal», insiste Bruno.

Le adesioni. La sua dichiarazione di intenti è la sintesi di quanto espresso, con sfumature diverse e con vari gradi di preoccupazione e rabbia, dai rappresentanti degli enti locali, del sistema economico locale e dei sindacati del comparto dei trasporti. Da Massimo Cadeddu di Confcommercio a Omar Hassan, sindaco di Modolo, da Arnaldo Boeddu della Filt Cgil a Giambattista Ledda, sindaco di Sennariu, da Francesco Piroddi del Comune di Valledoria a Mario Piras di Confartigianato, da Matteo Luridiana di Confagricoltura ad Alfonso Campus, assessore al Turismo di Bosa, da Maurizio Muretti dell’Ugl Trasporto Aereo a Michele Mastino della Uil Trasporti, da Toni Faedda, sindaco di Olmedo, a Giovanni Canu della Cia provinciale, da Angelo Angius della Cna a Stefano Visconti, presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Sardegna.

Manifestazione. Per tutti resta in piedi l’ipotesi di «una manifestazione plateale, che permetta al territorio di ribadire con tutta la forza che sin qui non è riuscita a esprimere di difendersi da una sciagura che segnerebbe davvero un punto di non ritorno per l’economia di tutta la Sardegna». La lettera spedita alla volta di Cagliari sarà sottoscritta da tutte le amministrazioni locali che sin qui hanno aderito alla battaglia, ma il reclutamento è aperto.

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