La Nuova Sardegna

ALGHERO. Danza, comicità e tantissima musica. Festivalguer è stato uno degli appuntamenti più grandi di tutta l’isola e ha portato nella Riviera del corallo i tour delle star più popolari, italiani e internazionali. E la casa di Festivalguer è stato, per moltissimi anni, l’anfiteatro all’aperto del Palacongressi “Martino Lorettu” di Maria Pia. Da due anni non è più così. Oggi la Regione non concede quello spazio, per ovvie ragioni di sicurezza e di opportunità, a meno che qualcuno non sia disposto ad accollarsi anche la gestione del palazzaccio alle sue spalle. Un vero peccato, perché all’interno di quell’arena Alghero ha vissuto senz’altro una delle stagioni più interessanti dal punto di vista dell’animazione e del richiamo turistico. Era l’epoca in cui le disponibilità economiche erano diverse, ma già il fatto di disporre di una struttura nata per quel motivo rappresentava un bel vantaggio, che oggi chi organizza eventi – a iniziare dal Comune di Alghero – non ha più. La stagione degli eventi estivi ha rappresentato per un decennio uno dei fattori di promozione della città e di arricchimento dell’offerta culturale per la Riviera del corallo. Da Paolo Conte a Zucchero, da Fiorello a Lucio Dalla, da Mario Biondi a James Brown, da Malika Ajane ad Antonello Venditti, da Claudio Baglioni a Renzo Arbore, da Joaquim Cortes a Dee Dee Bridgewater, dai Negramaro a Tiziano Ferro, da Jovanotti a Elisa, da Vinicio Capossela a Franco Battiato: sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto grande Festivalguer all’anfiteatro di Maria Pia, perché Festivalguer è diventato in tanti anni di programmazione una eccellenza in Sardegna. Merito di una formula che metteva insieme centinaia di appuntamenti di musica, teatro, cabaret, mostre d’arte, rassegne culturali, arti varie e molte altre iniziative che hanno fatto di Alghero una vetrina per artisti internazionali, pur non trascurando il ricchissimo patrimonio di artisti e di operatori culturali della città e del territorio. (gms)