La Nuova Sardegna

Turismo, giornale tedesco contro la Sardegna (e l'Italia): prezzi troppo alti

La spiaggia di Piscinas
La spiaggia di Piscinas

Un cronista del Die Welt in vacanza ad Arbus critica file e ritardi: «Non funziona neppure internet»

15 agosto 2016
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SASSARI. È possibile immaginare il futuro dell’economia italiana prendendo come unico spunto la disorganizzazione del turismo a Arbus? In teoria sarebbe una forzatura, una storia buona al massimo per un dibattito da bar davanti a un caffè, oppure a una birra considerando l’interlocutore. Invece il quotidiano tedesco Die Welt ha strutturato un intero articolo, con tanto di titolo apocalittico che suona più o meno così: “Le mie vacanze in Italia dimostrano che il Paese è destinato al fallimento».

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L’incredibile deduzione è la conseguenza delle difficoltà che l’autore del pezzo avrebbe riscontrato durante una vacanza in Sardegna, precisamente in Costa verde. Il menù delle cose che non vanno parte dalle difficoltà al supermercato e tocca anche i prezzi del carburante: «I prodotti locali come il prosciutto italiano o il Campari sono più costosi che in Germania». Ma c’è spazio anche per il fanciullesco stupore davanti a una figura che dovrebbe esistere anche nella solida e moderna Germania: «In Italia esiste ancora il cassiere che quando la cassa è deserta salta in piedi per sistemare gli scaffali». Quale sia il legame con la macroeconomia non è per nulla chiaro ma tant’è. Non potevano mancare i prezzi della benzina «costa 14 centesimi a in più» e dell’iPhone «40 euro in più». Infine, la connessione internet che cade continuamente. Un disservizio che il giornalista economico tedesco non è disposto a sopportare nemmeno quando visita una spiaggia immersa nella natura selvaggia della costa Verde. Infine, la chicca: classico ritardo in aeroporto e conseguente filippica sull’incredibile assenza di un addetto ai bagagli in un paese che ha la disoccupazione all’11,6%. La sulzione, poi, è la più drastica possibile: svalutazione monetaria, se non ci fosse l’euro.

Dall’altro lato della barricata, nella terra che ha scoraggiato il cronista teutonico, c’è la Regione che esulta per un rilancio quasi insperato. La Sardegna è ritornata a essere il paradiso delle vacanze e la meta più ambita da tutti gli amanti della natura e del mare, oltre che del divertimento. Boom di presenze, dunque, che non deve però distrarre le istituzioni: Sebbene non siano argomenti che dovrebbero portare all’immediata svalutazione monetaria, migliorare i servizi deve essere un obbligo. (c.z.)

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