La Nuova Sardegna

Un futuro sostenibile per Versalis

Un futuro sostenibile per Versalis

Silvio Lai, Pd: «È arrivato il momento di dare lavoro salvaguardando l’ambiente»

14 settembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Attese per una scelta di lungo periodo dal piano industriale di Versalis. In particolare la conferma di investimenti già previsti sulla chimica verde e l'annuncio di un piano di medio termine sulla chimica italiana ed europea del futuro.

Lo ha chiesto e auspicato ieri il senatore del Partito democratico Silvio Lai, in relazione anche alle attese nello stabilimento di Porto Torres dove - da mesi - regna una incertezza dovuta proprio al destino di Versalis.

«Dopo la chiusura della trattativa per la cessione delle quote a fondi di investimento stranieri, occorre una svolta – afferma Silvio Lai –: è arrivato il momento di dimostrare nei fatti che si crede con convinzione in un progetto innovativo che inspiegabilmente ha subito e subisce ritardi e invece rappresenta negli annunci, quanto negli studi più avanzati, la prospettiva della chimica mondiale».

Il senatore del Pd sostiene che ci sono alcuni territori anche in Italia, che hanno creduto in un nuovo modello di chimica eco-sostenibile che guarda alla green e alla blue economy «con la convinzione di dare prospettive occupazionali ed economiche e al contempo di salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini con l'utilizzo di risorse riproducibili in natura».

L’esponente del Pd sottolinea che «le attese riposte su questo progetto fino ad oggi hanno trovato riscontro parziale e altalenante, tra alti e bassi, tra dichiarazioni di prospettive strategiche e tentativi di lasciare la chimica ad altri. Ed è dunque lecito attendersi da parte dei Eni e di Versalis un orientamento chiaro e di lungo periodo. Per noi é importante che si riparta con decisione nel percorso avviato ormai 7 anni fa, anche con il supporto di una scelta forte da parte del Governo che ha dimostrato di saperlo fare con l'acciaio e può farlo puntando sulla chimica innovativa come asset strategico del Paese.

E la proposta che avanza con forza è quella di salvare professionalità e competenze create in tanti anni di lavoro in fabbrica.

«Lo abbiamo detto più volte in questi mesi che sarebbe un errore, per la nostra economia e la nostra ambizione internazionale, perdere il controllo di un grande patrimonio di conoscenze, di brevetti, di professionalità e competenze. Con sollievo abbiamo accolto la notizia dello stop delle trattative con SK Capital e ora non possiamo che sostenere le giuste e legittime sollecitazioni dei sindacati, nazionali e territoriali, sulla necessità di puntare sulla chimica verde e rilanciare gli investimenti sul progetto Matrìca».

É evidente che la posta in gioco è molto alta, e non ha solo una dimensione nazionale. «Per questo guardiamo con attenzione alla presentazione del piano industriale – ha concluso Lai – nella consapevolezza e nella certezza che sia necessario e indispensabile tenere alta l'attenzione, sul progetto più grande e sugli impegni già assunti nel tempo e nei territori».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative