La Nuova Sardegna

Regione-Cei, intesa sui restauri delle chiese

Regione-Cei, intesa sui restauri delle chiese

Previsti interventi per 54 milioni di euro. Tra le priorità l’ex seminario di Cuglieri e la cattedrale di Bosa

23 settembre 2016
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CAGLIARI. La Sardegna, prima in Italia, ha firmato con la Cei un’intesa per programmare investimenti in beni culturali, istruzione, formazione e promozione sociale. Una cabina di regia coordinata dalla presidenza della giunta, che si articolerà in tavoli tecnici, sarà costituita entro i prossimi 15 giorni per avviare i progetti che saranno finanziati con risorse comunitarie del Fondo europeo di sviluppo regionale tramite bandi di prossima pubblicazione: in totale ci sono 54 milioni di euro cui si aggiungerà il cofinanziamento della Conferenza episcopale sarda. Fra le priorità individuate c’è la riconversione in Centro di formazione per il volontariato dell’ex Seminario di Cuglieri, una sorta di cittadella di 65mila metri cubi arrivata a ospitare fino a 500 persone prima di essere chiusa nei primi anni Settanta. Siglato ieri a Villa Devoto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru - era presente anche l’assessore Cristiano Erriu - e da monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari alla guida della Ces, il protocollo, in vigore a tempo indeterminato, si propone di finanziare e attuare progetti lungo tre direttrici già individuate dalla Chiesa e, in parte, oggetto di accordi con gli enti locali: restauro edifici di culto, feste religiose come occasione di richiamo turistico e manutenzione e sistemazione di edifici come oratori, sale convegni, centri per il contrasto della povertà e l’orientamento al lavoro.

Il progetto «Sardegna in 100 chiese» prevede un cofinanziamento di 11,5 milioni di euro in tre anni da parte della Cei per gli edifici di culto. Fra quelli che hanno bisogno di interventi urgenti figura la Cattedrale di Bosa, come spiegato da don Francesco Tamponi, delegato regionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della Cei. L’altro progetto, «Mille feste in un’isola di Santi», ancora in via di definizione, ipotizza investimenti per la promozione e l’organizzazione di almeno una trentina di celebrazioni religiose. La Cei è pronta a cofinanziare ognuna con 10mila euro, per un investimento ipotizzato di 300mila, che potrebbe aumentare in base al numero di feste oggetto dei progetti. «Casa di Dio, Casa per l’uomo» prevede 10 importanti interventi di recupero per un cofinanziamento di circa 30 milioni di euro: riguarderanno non solo chiese, ma anche oratori ed edifici in cui le 10 diocesi della Sardegna mettono a disposizione servizi per la comunità. «Il protocollo – ha segnalato il responsabile della Caritas, don Marco Lai – servirà anche a rafforzare i progetti per l’inclusione sociale, anche dei migranti». Ne stanno elaborando due le diocesi dell’Ogliastra e della Gallura: i sindaci hanno chiesto una mano alla Chiesa per essere in grado di gestire l’accoglienza dei migranti attraverso progetti definiti.

Il presidente Pigliaru ha anche scritto al prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento per l’immigrazione del Viminale, per sollecitare contatti fra i prefetti e i Comuni per l’attivazione di questo tipo di progetti che puntano ad avviare «canali umanitari» in particolare per anziani, bambini e ammalati e ai quali sono particolarmente interessate le Unioni di Comuni del Marghine e dall’Alta Gallura.

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