La Nuova Sardegna

Vesuvius, la vertenza passa al Mise

Vesuvius, la vertenza passa al Mise

I vertici dell’azienda disertano l’incontro con la Regione che si rivolge al governo

27 settembre 2016
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CAGLIARI. Continua la crisi dell’industria in Sardegna. La vicenda Vesuvius, l’azienda di Macchiareddu che qualche settimana fa ha annunciato di voler dismettere gli stabilimenti di Assemini e di Avezzano e che proprio ieri ha comunicato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, è stata affrontata in un incontro tra l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, i sindacati e le Rsu.

I rappresentanti dell’azienda, nonostante fossero invitati all’incontro, non si sono invece presentati. L’assessore Piras ha dichiarato: «Se le informazioni disponibili al momento fossero confermate si configurerebbe un quadro poco chiaro nei confronti della Regione e del Governo – spiega l’assessore dell’Industria – non ci risulta che lo stabilimento sardo produca perdite. Apprendiamo invece che l’azienda ha bisogno di tagliare la produzioni per assetti internazionali di eccesso di offerta. L’azienda intende delocalizzare nei paesi dell’est europeo, ma vuole proseguire a mantenere il mercato italiano e tedesco. Questo non è accettabile, dal punto di vista etico e politico, e soprattutto davanti all’ipotesi di attivazione di ammortizzatori sociali pagati dai cittadini sardi e italiani. Sono certa che di fronte al Ministero per lo sviluppo economico l’azienda saprà valutare condizioni e soluzioni differenti da quelle prospettate».

Già oggi l’assessore Maria Grazie Piras chiederà al Mise la convocazione urgente delle parti dopo il “buco” preso dai rappresentanti dell’azienda che, purtroppo, non lascia bene sperare.

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