La Nuova Sardegna

Caos alla 3A, stop all’acquisto dell’Sbs

di Simonetta Selloni
Caos alla 3A, stop all’acquisto dell’Sbs

L’assemblea dell’azienda ha deciso di bloccare la trattativa. Respinto anche il progetto di metanizzazione di Arborea

28 settembre 2016
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ARBOREA. La volontà di acquisto della Società bonifiche sarde da parte della 3A di Arborea si arena su uno scoglio imprevisto. L’assemblea del gigante bianco, che già detiene l’un per cento delle quote (le altre sono della Regione attraverso la sua emanazione Laore) ha votato contro il progetto che consegnerebbe nelle mani della 3A la società, sprofondata in una palude di improduttività, con svariati tentativi andati a vuoto di asta pubblica per un importo di 9,6 milioni di euro. Un verdetto chiaro, 85 voti contro e appena 50 a favore. Ma l’acquisizione della 3A, attraverso una trattativa privata “per la cessione del compendio delle Bonifiche sarde Spa in liquidazione e contestuale cessione dei terreni agricoli dell’azienda Laore Sardegna”, come si legge nel bando firmato il 12 aprile scorso dal liquidatore nominato dalla Regione Antonello Melis, non è il solo stop che ha dovuto subire il management della 3A, il cui direttore è Francesco Casula. Nel pacchetto, respinto dall’assemblea, c’è anche il progetto di metanizzazione di Arborea, con tanto colonnine di rifornimento del gas. Una iniziativa di assoluta avanguardia, il letame delle mucche per alimentare camion e veicoli professionali. Complessivamente, un investimento stimato in una trentina di milioni di euro. Cifra importante anche per la 3A che soffre la congiuntura particolarmente negativa del settore del latte vaccino. Un impegno evidentemente ritenuto troppo gravoso, sulla considerazione di un futuro denso di incognite, nonostante le posizioni consolidate sul mercato.

La trattativa per l’acquisizione della Sbs è andata avanti in sordina. Dal direttore generale de 3A, Francesco Casula, nessun commento per quella che potrebbe rivelarsi una pesante frattura all’interno della stabilità della dirigenza dell’azienda. L’acquisizione del pacchetto Sbs, significherebbe per la 3A mettere le mani su 576 ettari di terreno pregiato tra Marrubiu,Terralba, Arborea. Ci sono poi i 429 ettari dell’azienda Laore, ma anche stalle, depositi, uffici. Una manovra che si porta appresso, il bando parla chiaro, anche la presa in carico di almeno 8 dei 26 dipendenti della Sbs.

Una partita notevolissima. La pronuncia dell’assemblea sembra imporre un freno alla trattativa. Ma è l’intero pacchetto investimenti che viene fermato da quegli 85 voti contrari contro i 50 a favore.

Il progetto di smaltimento dei reflui di allevamento, che in molte aree d'Italia rappresenta un problema anche per i limiti imposti dalla Direttiva nitrati, potrebbe, è tra i più promettenti nel campo delle bioenergie, capace di integrare, nello stesso ciclo aziendale, mobilità e agricoltura all’insegna delle sostenibilità. Un modello che, viste le particolarità della Sardegna, che non ha una rete capillare di distribuzione del gas, diventa d’avanguardia grazie all'upgrading del biogas a biometano liquido. Le 35mila mucche frisone e Brown Swiss che pascolano nel territorio di Arborea trasformate in un ulteriore macchina di benessere.

Almeno potenzialmente il management della 3A ha dimostrato notevoli capacita di guardare in prospettiva con iniziative di largo respiro che hanno dato ragione agli investimenti. Ma i tempi sono mutati, appena due anni fa il prezzo del latte era di 43 centesimi al litro. Oggi, dieci centesimi in meno. Questi elementi possono aver pesato più della prospettiva degli investimenti, almeno quelli di spessore. Sbs e metanizzazione compresi.

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