La Nuova Sardegna

Peste suina, emersi 477 irregolari

Peste suina, emersi 477 irregolari

Via libera al piano per debellare i focolai tra Nuorese, Ogliastra e Sassarese

28 settembre 2016
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CAGLIARI. Sono già 477 gli allevamenti irgolari di suini emersi in Sardegna. Un dato da cui riparte la seconda fase della lotta alla peste suina. Le commissioni regionali Sanità e Agricoltura in seduta congiunta hanno approvato, con l'astensione dell'opposizione, il Piano di eradicazione e il programma straordinario per il 2017. Illustrando i contenuti più importanti del provvedimento, il responsabile dell'Unità di progetto, Alessandro De Martini, ha sottolineato il significato di una azione complessiva che punta «a far emergere le situazioni irregolari senza applicare sanzioni, misura straordinaria ammessa dall'Unione europea che ha portato alla definizione positiva di 477 posizioni, con la collaborazione delle Asl».

La nuova fase per debellare la peste sarà concentrata in quelle zone in cui la sanatoria ha trovato più ostacoli. «A fronte di questi risultati – prosegue De Martini – esistono ancora alcuni focolai localizzati in aree circoscritte, quali il Nuorese, l’ Ogliastra e una parte del Sassarese, nei confronti dei quali è impossibile intervenire con una sanatoria. Si è però riusciti, grazie al lavoro congiunto con il ministero della Salute sulla normativa nazionale, a mettere a punto una interpretazione meno restrittiva che consentirà di considerare gli allevatori irregolari come soggetti nuovi che potranno regolarizzarsi con una sanzione di circa 400 euro, rispetto ai limiti generali, da 3000 a 30000 euro). Questa forma di ravvedimento operoso – ha concluso il responsabile dell’Unità di progetto – sarà avviata da un decreto dell'assessore della Sanità, Luigi Arru, di prossima pubblicazione e affiancata da azioni di informazione, di consulenza e controllo, affidato a una task-force del servizio veterinario a supporto delle Asl, oltre che da misure di sostegno per la messa a norma degli allevamenti, con l'obiettivo di ottenere la dichiarazione di zona non endemica dando un forte impulso alle esportazioni».

L'assessore dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha annunciato che «da ottobre partiranno misure mirate, anche con la concessione di contributi, a sostegno della crescita e dello sviluppo delle aziende, che potranno operare in un contesto più favorevole e ricco di opportunità».

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