La Nuova Sardegna

Pigliaru sul caso Ryanair: «Serve gioco di squadra»

Pigliaru sul caso Ryanair: «Serve gioco di squadra»

Il governatore suggerisce la creazione di un coordinamento nazionale «L’isola da sola è debole, impossibile in queste condizioni trattare con il vettore»

02 ottobre 2016
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CAGLIARI. Tanti, piccoli e soprattutto disuniti: inutile tentare di avere la meglio contro un giocatore più grande e più forte, perché la sconfitta è assicurata. Meglio unirsi e tentare, tutti insieme, di affrontare l’avversario. Secondo il governatore Francesco Pigliaru nella partita del trasporto aereo e del low cost in particolare bisogna fare gioco di squadra. «La Sardegna non può trattare da sola con Ryanair, è necessario che ci sia un coordinamento fra tutti i territori e l’adozione di una linea comune – spiega il presidente della Regione – Quella dei trasporti aerei, che per noi è anche la questione della continuità territoriale, è cruciale e mi sembra che oggi i territori italiani siano lasciati un po’ isolati nel rapportarsi a un giocatore così forte a livello europeo come Ryanair». La nuova strada Pigliaru l’ha suggerita nel rispondere a una domanda sul trasporto aereo, in Sardegna e in Italia, durante una ntervista pubblica con il settimanale Panorama: «È anche il Paese che deve sedersi a discutere con un simile interlocutore. È utile che trattino anche i singoli territori, ma con un coordinamento chiaro e una linea comune, altrimenti abbiamo uno squilibrio, da un lato un unico, forte e grande negoziatore e dall’altro tanti piccoli e isolati». Secondo Pigliaru avere un coordinamento, oltre a dare più forza ai singoli territori, garantirebbe lo scambio di nozioni e consigli. Secondo il governatore, se il coordinamento fosse stato istituito tempo fa, «non sarebbe stato l’errore della legge 10 da parte del mio predecessore Cappellacci, che ha fatto un contratto con una compagnia low-cost impugnato dalla Commissione europea dando luogo a una procedura d’infrazione e al conseguente blocco per due anni». E sulle complicatissime norme europee: «Non è possibile che la Sardegna debba scoprire da sola ciò che si può e non si può fare in materia di aiuti di Stato»

Per quanto riguarda il ritorno di Ryanair ad Alghero, Pigliaru è ottimista. «La partita non è chiusa. E non dimentichiamo che la Sardegna, come il sud d’Italia, rappresenta una destinazione importante per la compagnia low cost, alla luce anche degli scenari internazionali». Sul caso aeroporto di Alghero: «La priorità è salvarlo, per questo dobbiamo mettere in sicurezza i conti della Sogeaal. In queste ore stiamo valutando se proseguire nella strada della privatizzazione o se procedere, grazie alle ultime novità legislative, alla ricapitalizzazione interamente pubblica. Solo dopo potremo trattare con Ryanair». Magari non più da soli. (si. sa.)

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