La Nuova Sardegna

Dal dentista gli occhiali contro il dolore, grazie a una start up sarda

Dal dentista gli occhiali contro il dolore, grazie a una start up sarda

Il progetto, premiato in Spagna, sfrutta lenti hi-tech che utilizzano la realtà aumentata per distrarre il paziente

04 ottobre 2016
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SASSARI. La tecnologia al servizio dell’uomo, capace di sfatare uno dei più antichi tabù dell’era moderna: il lettino del dentista. Nasce da un’intuizione su base empirica Icnodent, start up in grado di proiettare i pazienti in una realtà artificiale migliore di quella che stanno vivendo durante una visita odontoiatrica: sarà sufficiente indossare degli occhialini speciali per far sparire lo studio dentistico e far apparire un campo di calcio, un libro oppure godersi una pellicola cinematografica. La app ha nome e padri sardi: si chiama Icnos e a inventarla sono stati i fratelli Christian e Jonathan Mulas, di 22 e 24 anni, studenti della facoltà di Odontoiatria di Madrid. Il progetto è nato circa tre anni fa e si sviluppa grazie all’uso della cosiddetta “realtà aumentata”: l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni che non sarebbero normalmente percepibili attraverso i cinque sensi.

Interviste ai pazienti. L’intuizione dei giovani Mulas è nata a seguito di una serie di interviste sui pazienti, ai quali è stato chiesto cosa provassero davanti alla poltrona e ai ferri del mestiere dell’odontoiatra. Il risultato è uno stato d’animo che ognuno di noi ha provato o può facilmente immaginare: l’ansia. Nel migliore dei casi, la noia. La start up in questi giorni è stata presentata ufficialmente a Santiago de Compostela, in Spagna, dove si sta svolgendo un importante congresso dedicato alla tecnologia. Mentre il 17 ottobre 2016 i Mulas hanno presentato Icnos all’RRC Innovation hub all'università Complutense di Madrid.

Come funziona Icnos. Il paziente, prima che inizi l’intervento, dovrà indossare degli occhiali concepiti per sfruttare la “realtà aumentata”. Per poter interagire con l’occhiale, il paziente avrà in mano un telecomando sensibile al tatto. Oltre a poter vedere un film, leggere o fare altre attività per distrarsi, la app consente anche di comunicare con il dentista: tramite dei messaggi preregistrati, i pazienti “parlano” con il medico esprimendo alcuni concetti base come “ho bisogno di una pausa”, “che tipo di intervento sta facendo”, “mi gira la testa” e così via, senza la necessità di interrompere il trattamento.

«Il nome scelto richiama ovviamente la Sardegna, alla quale siamo entrambi molto legati – spiegano Jonathan e Christian Mulas –. Icnos è stato scelto perché rappresenta l’orgoglio che proviamo per il nostro prodotto e per la nostra terra».

I fratelli Mulas sono stati recentemente selezionati per lo Yuzz 2015 “Jovenes con ideas”, un concorso per idee innovative a cui hanno partecipato oltre 2 mila persone: nel quale Icnos è entrata nella top ten di gradimento, consentendo ai due ragazzi sardi di fare un viaggio formativo in America nella Silicon Valley. I fratelli Mulas con l’app Icnos, hanno partecipato a “Babson build-Entrepreneurial thought in action”, due settimane di corso all’università Babson di Boston: il più importante ateneo americano nella formazione imprenditoriale.

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